Archivio mensile:Luglio 2016

Guerra sui vaccini: meglio prevenire che punire

vacciniHa suscitato un certo scalpore il documento della Federazione degli Ordini dei Medici (Fnomceo) in merito ai medici che sconsigliano le vaccinazioni, nei confronti dei quali si potrà arrivare a provvedimenti disciplinari, compreso quello estremo della radiazione dall’Albo professionale, con la conseguente impossibilità a svolgere l’attività medica. Un documento che ha fatto immediatamente discutere, con toni non propriamente garbati. Il documento stesso usa termini pesanti per squalificare chi mette in dubbio l’utilità e l’efficacia dei vaccini. “imbonitori di turno”, “complottisti”, “invenzioni truffaldine”, “ciarlatani”. Da parte loro, gli antivaccinali denunciano con toni forti, attraverso il Comilva, coordinamento del movimento italiano per la libertà delle vaccinazioni, il tentativo di “mettere il bavaglio agli oppositori del sistema vaccinale, attraverso azioni di stampo squadristico e di manipolazione dell’informazione”. Siamo alle solite: toni sopra le righe, uso di immagini demonizzanti, dai ciarlatani agli squadristi, accusa questa piuttosto grottesca tenendo anche conto che il Fascismo fu una delle prime ideologie ossessionate dal salutismo. E peggio ancora ha fatto il Ministro della Salute, che ha salutato entusiasticamente il documento della Fnomceo a suo avviso essenziale per sconfiggere “la piaga della paura medievale della vaccinazione”. Medievale? Ma la bionda ministra lo sa che le vaccinazioni sono nate nel ‘700? Quale paura ci poteva essere dei vaccini nel Medioevo? Ma questa età, si sa, per certe mentalità refrattarie allo studio dei documenti e dei fatti è sempre sinonimo di arretratezza culturale.

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Tommaso Moro: testimoniare con grazia

St.-Thomas-MoreIl mondo non sopporta Cristo, e non sopporta i suoi discepoli, coloro che cercano di seguirlo, di imitarlo, di vivere come Lui ha insegnato. Questo è un dato inoppugnabile della storia. Spesso la Chiesa stessa sembra dimenticarlo, vuoi perché protesa ad abbracciare il mondo, vuoi perché convinta di avere ormai realizzato i propri obiettivi nella realizzazione di Stati “cristiani”. Accadde così anche 500 anni fa, quando un grande santo, un martire, un testimone della Fede pieno di umorismo, forte di una fede salda e lieta, offrì la propria vita per non cedere alle pretese del mondo. Era l’inglese Tommaso Moro. Ma prima ancora di salire sul patibolo, Moro lanciò nella storia un messaggio che dopo mezzo millennio è ancora del tutto attuale. Si trattava di un’opera di fantasia, intitolata Utopia. Inventò il termine utilizzando il greco antico: un “non-luogo”, un luogo inesistente.

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