Archivio mensile:Dicembre 2018

Adeste Fideles

La musica è una componente fondamentale della vita, è una componente importante della Liturgia, è una componente della vita di tutti i giorni. I momenti importanti dell’esistenza hanno spesso una sorta di colonna sonora. Tra questi non può mancare il Santo Natale. Non per niente uno dei racconti natalizi più belli è intitolato il Canto di Natale. Un racconto – quello di Dickens- che è un canto. Il Natale da sempre ha una grande tradizione di canti sacri e popolari. Negli ultimi anni si sono fatte strada altre canzoni natalizie, magari un pò furbescamente commerciali, che non celebrano la Natività ma aspetti di colore come la neve, l’albero, il “clima” natalizio. La più famosa fu White Christmas, che venne resa celebre nell’interpretazione di Bing Crosby, e che resta a tutt’oggi il disco singolo più venduto nella storia della musica. 

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A Natale rileggiamo i libri di Dickens

A Natale rileggiamo i libri di Dickens che insegnano il valore della salvezza

La cultura dominante il Natale non lo può proprio vedere. Non lo sopporta. Non è difficile comprenderne i motivi: si celebra la nascita di Gesù, il Figlio di Dio che viene nel mondo per salvarci dal male. Ciò è evidentemente insopportabile per chi non vuole riconoscere l’esistenza del problema del male e tanto meno che Dio possa essere la risposta. Il Natale viene dunque avversato in molti modi, e dopo gli episodi degli scorsi anni di avversione manifesta, con divieto di Presepi e benedizioni, ora questa cultura si è fatta più furba: non l’eliminazione del Presepe, ma la sua manipolazione, magari con la complicità della Neochiesa accondiscendente, per cui si trasforma in una rappresentazione della emigrazione, con protagonista il nuovo “Cristo migrante. ” Per non parlare di altri Presepi a “tema libero”, il capostipite dei quali fu quello dello scorso anno in Piazza San Pietro con un uomo nudo palestrato al posto dei pastori. Per non dire degli altri Natali, quelli consumistici, che ormai da anni ci tediano con lustrini televisivi e proposte per gli acquisti. Insomma, lo abbiamo capito, il Natale deve essere svuotato della sua ricchezza spirituale, e deve essere visto- anche per non offendere chi cristiano non è – solo come una sorta di festa della bontà. A Natale si è tutti più buoni, no? In realtà si è solo un po’ più buonisti, e quindi ipocriti. Come celebrare la Bontà vera, dunque? In particolare se uno- nonostante tutto- proprio non è cristiano. Un modo c’è. C’è un Natale autentico, laico ma non laicista, buono ma non buonista, ed è quello raccontato dal grande Charles Dickens.

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Pound, ritratto di un uomo inquieto

Un libro-intervista, Ho cercato di scrivere paradiso, che ci offre un ritratto a tutto tondo di Pound, della sua vita, delle sue opere, del suo ambiente, dei suoi affetti. Nonostante il suo spirito sincretistico fu sempre affascinato dal cattolicesimo italiano nel quale ravvisava elementi arcaici della grande costruzione della Civitas Christiana medievale che suscitava la sua ammirazione, perfino la sua commozione.

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Giovannino nei lager

A conclusione dell’anno in cui si è commemorato il 50° anniversario della morte di Giovannino Guareschi, il figlio Alberto ha curato la pubblicazione di un volume, Giovannino nei lager, che raccoglie tre opere del padre:  La favola di Natale; Diario clandestino 1943-1945; Ritorno alla base. Si tratta degli scritti prodotti nei tre anni di detenzione nei lager nazisti, e per quanto riguarda Ritorno alla base, il viaggio della memoria compiuto tra il 1957 e il 1958 nei luoghi dove era stato prigioniero. Il volume è corredato di illustrazioni, immagini, fotografie, disegni originali di Giovannino Guareschi, tratti dall’Archivio Guareschi di Roncole Verdi.

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I CRONONAUTI E L’INCREDIBILE VIAGGIO

IN ARRIVO IL NUOVO LIBRO DI PAOLO GULISANO DEDICATO AI RAGAZZI:

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Secondo una leggenda metropolitana, Jules Verne possedeva una macchina del tempo grazie alla quale si spostava nel futuro, così da poter descrivere tecnologie che nei suoi anni non esistevano ancora. L’autore prende spunto da questa idea diffusa dai fan di Verne per creare una storia del tutto nuova che raccoglie la straordinaria ”mappa” della fantasia dello scrittore francese: Giulio, uno studente parigino, incontra un gruppo di viaggiatori dal futuro, i Crononauti. Ma la macchina del tempo è rotta, e il gruppo si disperde: per riunirli, Giulio farà un viaggio nel sottosuolo, un giro del mondo, ventimila leghe sotto i mari, una traversata della Russia e persino una spedizione verso la Luna. Un viaggio incredibile ma possibile per chi crede nella forza della fantasia. Il libro, diviso in sette capitoli con racconti separabili, è adatto a una lettura in gruppo su cui basare giochi e attività.

di Paolo Gulisano

Argomenti: Avventura, Verne, Jules
Scaffali: Animazione
Collana: Narrativa ragazzi
Destinatari: Ragazzi, Educatori e animatori
Pagine: 168

Prezzo: € 9,90

Dimensioni: 130x200x0 mm
Data di Pubblicazione: 15/12/2018
Codice Prodotto: 06525
Codice EAN: 9788801065251

Il libro delle visioni

Il XII secolo fu una delle epoche più importanti della storia della Chiesa. Un’epoca di cambiamenti, di riforme, di grandi santi- come Bernardo di Chiaravalle o Ildegarda di Bingen-  o di eretici come Abelardo o Arnaldo da Brescia. Era un tempo che vedeva la Chiesa divisa: papi e antipapi si scomunicavano a vicenda. Un uomo come  Bernardo denunciava che il corpo mistico di Gesù Cristo era lacerato da una ferita così grave che anche i migliori rimanevano dubbiosi su quale delle due parti schierarsi, ed egli si consacrò interamente per comporre i dissidi e per la felice riconciliazione e unione degli animi. Anche in campo politico i sovrani per ambizione di dominio terreno, erano separati da spaventose discordie. L’unico rimedio a questi mali era la santità, e tra i santi più importanti ci fu anche santa Elisabetta di Schönau, che di Ildegarda fu discepola e sodale.

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Perché il Movimento per la Vita sceglie Mancuso?

30-11-2018

Il CAV di Mantova organizza per domani un convegno intitolato “Mi fido di te” con un unico relatore, Vito Mancuso. Ma cosa c’entra un personaggio del genere con la difesa della vita umana dal concepimento alla morte? Che contributo può dare l’ex prete e collaboratore di Repubblica specializzato nella demolizione dei dogmi della Chiesa e della sua morale?

I Centri di Aiuto alla Vita sono una delle più belle realtà di volontariato presenti in Italia. Da oltre quarant’anni rappresentano le sedi operative del Movimento per la vita, rispondendo in modo concreto alle necessità delle donne che vivono una gravidanza difficile o inattesa. Ogni anno circa 60mila donne delle quali la grande maggioranza è in attesa di un bambino vengono assistite in vario modo. Si tratta di una alternativa concreta al dramma dell’aborto.

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