Archivio mensile:Dicembre 2019

La Storia infinita, 40 anni di fantasia che si fa realtà

La Storia infinita insieme al Signore degli Anelli e alle Cronache di Narnia va a costituire una ideale trilogia di opere letterarie fantastiche dove la fantasia, l’immaginazione, il mito, non sono intesi come estraniazione dalla realtà, ma come ricerca del Bello, del Buono, del Vero. Riflessioni a 40 anni dal capolavoro di Ende. 

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San Beda il Venerabile

Meditazioni per il tempo di Natale

San Beda il Venerabile (ca 673-735)
monaco, dottore della Chiesa
Omelie per la Vigilia di Natale, 5; CCL 122, 32-36

“Tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo”

Dice il profeta Isaia “Ecco: la vergine concepirà e partorirà un figlio, che chiamerà Emmanuele”, nome che si traduce: Dio con noi (7,14). Il nome di Salvatore “Dio-con-noi”, dato dal profeta, significa le due nature della sua unica persona. Infatti colui che è Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli, è lui stesso che è Emmanuele alla fine dei tempi, cioè Dio con noi. E’ ‘diventato’ nel seno di sua madre, perché si è degnato di accettare la fragilità della nostra natura nell’unità della sua persona, quando “il Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (Gv 1,14). Cioè ha cominciato ad essere in modo ammirabile ciò che noi siamo, senza smettere di essere ciò che era, assumendo la nostra natura, in modo da non perdere ciò che era in se stesso. (…)
“Maria diede alla luce il suo figlio primogenito (…) e gli fu messo nome Gesù” (Lc 2,7.21). Quindi, il nome di Gesù è quello del figlio nato dalla Vergine, e significa secondo la spiegazione dell’angelo che salverà il suo popolo dai peccati. (…) E’ pure sempre lui evidentemente che salverà la distruzione dell’anima e del corpo, conseguenze del peccato.
Quanto al nome di Cristo, è il titolo di una dignità sacerdotale e regale. Poiché i sacerdoti e i re, sotto l’antica Legge, erano chiamati cristi a causa dell’unzione col crisma. Questa unzione di olio santo prefigurava colui che venendo nel mondo come vero re e sacerdote “è stato consacrato con olio di letizia, a preferenza dei suoi eguali” (Sal 45,8). A causa di questa unzione o ‘crismazione’, Cristo in persona e coloro che partecipano della stessa unzione, cioè della grazia spirituale, sono chiamati ‘cristiani’. Per il fatto che egli è Salvatore, Cristo può salvarci dai peccati; per il fatto che è sacerdote, può riconciliarci con Dio Padre; per il fatto che è re, si degni di darci il Regno eterno del Padre.

Buon Natale!

ll Figlio di Dio, nella pienezza dei tempi che il disegno divino, profondo e imperscrutabile, aveva prefisso, ha assunto la natura del genere umano per riconciliarla al suo Creatore, affinché il diavolo, autore della morte, fosse sconfitto, mediante la morte con cui prima aveva vinto.
In questo duello, combattuto per noi, principio supremo fu la giustizia nella più alta espressione. Il Signore onnipotente, infatti, non nella maestà che gli appartiene, ma nella umiltà nostra ha lottato contro il crudele nemico. Egli ha opposto al nemico la nostra stessa condizione, la nostra stessa natura, che in lui era bensì partecipe della nostra mortalità, ma esente da qualsiasi peccato. (San Leone Magno) 

Buon Natale!

Paolo

Gli ultimi giorni del mondo

Gli Ultimi giorni del mondo (Marcovalerio Editore, pagine, 152 euro 12) scritto dal giornalista e scrittore piemontese Patrizio Righero, è un Drabble. Ma cos’è un Drabble, si chiederanno i nostri lettori? Non è semplicemente un tipo di racconto. È prima di tutto un’arte. L’arte di raccontare una storia in 100 parole. Si può raccontare una storia in 100 parole, ovvero poco meno della pagina di un libro? La risposta è inequivocabilmente sì, e questa certezza viene dal fatto che ciò è stato possibile. Abbiamo esempi di drabble nella letteratura mondiale, pochissimi in italiano, e quindi il libro di Patrizio Righero è assolutamente il benvenuto già solo per questo motivo.

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San Gaspare del Bufalo – 28 dicembre

San Gaspare del Bufalo è uno dei più noti e amati santi popolari, cari a quella devozione semplice che ormai sta sparendo con l’ultima generazione che l’ha praticata, ormai anziana. Nacque nel 1786, il 6 gennaio, e fu il motivo per cui gli furono dati i nomi tradizionali dei tre Re Magi: Gaspare, Melchiorre e Baldassarre. La famiglia era piuttosto povera, residente nei pressi della parrocchia di Santa Prassede, tra i popolari rioni Monti ed Esquilino.

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