Stop Astrazeneca: è l’8 settembre del mito vaccinista

L’impatto della notizia del ritiro di Astrazeneca secondo la miglior tradizione di panico post sconfitta: una sorta di 8 settembre, con conseguente confusione della gente. Le istituzioni ostentano tranquillità, ma nessun vaccino ha tali e tante reazioni avverse. Che cosa sappiamo finora? La decisione del governo tedesco dopo che il Paul-Ehrlich-Institut ha raccomandato la sospensione per un aumento di una forma speciale di trombosi venosa cerebrale in concomitanza delle vaccinazioni. Ostentare una fede granitica non è scientifico. 

Tanto tuonò che piovve. Dopo giorni di notizie sulle reazioni avverse del vaccino Astrazeneca, comprese alcune morti in persone giovani e sane, dopo la sospensione del vaccino in diversi Paesi, da quelli scandinavi all’Irlanda, ieri Germania, Francia, Spagna e Italia hanno sospeso le somministrazioni di quello che i media superficiali continuano a definire “l’antidoto” per il Covid. Per quanto riguarda l’Italia, l’impatto della notizia è stato degno della tradizione nazionale di panico post sconfitta: una sorta di 8 settembre, con la conseguente confusione e smarrimento della gente. Nei grandi centri si è potuto assistere a scene poco edificanti. A Roma la gente già in coda per sottoporsi al vaccino intorno alle 16, quando è arrivato dall’Aifa l’ordine del rompete le righe è stata mandata a casa dagli operatori della Protezione Civile. Dapprima la costernazione, poi le proteste, e infine la Rete ha fatto rimbalzare la notizia che ha stupito molti: Astrazeneca è stato ritirato su tutto il territorio nazionale.

Qualcuno già parla di vittoria dei sedicenti No Vax. La realtà è ha prevalso il buon senso scientifico. Certo, molti, a partire dai politici inebriati dall’avanzata militaresca delle operazioni di vaccinazioni a tappeto, già si affretta a rassicurare il popolo: è solo uno stop momentaneo, una ritirata strategica. Presto torneremo nelle strade a vaccinare uno per uno tutti gli italiani. Luca Zaia ha definito la sospensione “un duro colpo”. Per chi? Si tratta in realtà di un atto dovuto, motivato dal numero anomalo di effetti collaterali, anche gravi. Nessun vaccino utilizzato ad esempio per le vaccinazioni pediatriche ha tali e tante reazioni avverse, con l’eccezione molto parziale del Vaccino Morbillo Parotite Rosolia e Varicella. Un vaccino che ha in comune con l’Astrazeneca per il Covid un dettaglio: avere utilizzato nella sua preparazione cellule di feti umani abortiti. Un dato su cui dovrebbero riflettere quei cattolici che con acrobatiche evoluzioni teologiche e ben poche conoscenze scientifiche hanno disquisito sulla liceità morale di questi vaccini. Ma le ipotesi sul perché di questa reattogenicità del vaccino anglo svedese devono essere ancora accertate, a partire da ipotesi molto interessanti e già documentate sulla loro capacità di creare gravi reazioni vascolari. Fuori dall’Italia, una analisi scientificamente molto interessante sugli effetti collaterali di Astrazeneca è quella che è giunta dal prestigioso Paul-Ehrlich-Institut, in Germania.

La decisione del governo tedesco, che finora aveva cercato di minimizzare i dati relativi alle reazioni avverse, è venuta dopo che il Paul-Ehrlich-Institut ha raccomandato la sospensione delle vaccinazioni con AstraZeneca a seguito dell’analisi dei casi finora verificatisi. Gli esperti del Paul-Ehrlich hanno identificato un notevole aumento di una forma speciale di trombosi venosa cerebrale molto rara (trombosi della vena sinusale) in connessione con una carenza di piastrine (trombocitopenia) e sanguinamento temporale in concomitanza alle vaccinazioni. I dati verranno trasmessi, ulteriormente analizzati e valutati dall’Agenzia europea per i farmaci (EMA). Le vaccinazioni con il vaccino di AstraZeneca in Germania saranno dunque sospese fino al completamento della valutazione dell’EMA. Il Paul-Ehrlich-Institut consiglia infine che le persone che hanno ricevuto il vaccino di AstraZeneca e si sentono sempre più male più di quattro giorni dopo la vaccinazione, ad esempio con mal di testa grave e persistente o sanguinamento puntuale della pelle, dovrebbero cercare immediatamente un trattamento medico.

La decisione tedesca ha influenzato anche le politiche di altri Paesi, compreso il nostro, che sembra tuttavia aver preso questa decisione con molta riluttanza. “Finora in Italia sono state somministrate quasi 7 milioni di dosi di vaccino. La sorveglianza di Aifa e del nostro Servizio sanitario nazionale ha registrato limitatissimi eventi avversi gravi. La sospensione temporanea delle somministrazioni del vaccino AstraZeneca è stata decisa in via soltanto precauzionale in accordo con Germania e Francia”. Così ha dichiarato non senza un certo imbarazzo il direttore generale Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. Mentre i già vaccinati cominciano a farsi qualche domanda sulla sicurezza di quanto gli è stato iniettato, mentre altri si chiedono che ne sarà della seconda dose prevista, il Ministero si dice certo che l’Ema confermerà a breve la bontà del vaccino e chiarirà ogni dubbio “in modo da poter ripartire al più presto e in completa sicurezza con la campagna vaccinale”.

Una fede granitica, dove ogni dubbio è assente.

Paolo Gulisano

https://lanuovabq.it/it/stop-astrazeneca-e-l8-settembre-del-mito-vaccinista

Un pensiero su “Stop Astrazeneca: è l’8 settembre del mito vaccinista

  1. carloagosto

    A.M. Ringrazio di cuore per questo articolo intelligente, preciso ed estremamente valido sia sotto il punto di vista scientifico che sotto l’aspetto etico/religioso.
    Grazie carissimo Paolo!
    Condivido pienamente! ( l’ultima tua frase, poi….è stupenda ! )
    Carlo D.Agosto

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