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Il virus corre più del vaccino. Ma Speranza fa finta di nulla

Sale la curva dei contagi. Rispetto all’estate 2020, quando non c’erano i vaccini anti-Covid, il numero medio dei decessi giornalieri è dieci volte tanto. Molte persone non ricevono le cure adeguate. Il governo, con il ministro Speranza, punta ancora tutto solo sui vaccini, annunciando per l’autunno l’uso di “nuovi” sieri: in realtà saranno già superati. Le varianti di Omicron sono innumerevoli. Già nel 2020 alcuni scienziati avvertivano che vaccinare contro un virus a Rna fosse una battaglia persa. E gli studi, come quello inglese sugli anziani con tre dosi, confermano questa tesi.

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Vaccino agli infanti, via libera. Un rischio inutile

La FDA americana dà il via libera alla somministrazione del vaccino Covid ai bambini di 6 mesi e parla come se si fosse trovata la soluzione a un flagello che mieteva vittime innocenti, come poliomielite o difterite. Ma non fa alcun cenno all’imbarazzante tasso di letalità dei bambini colpiti da Covid: lo 0,00008%, e per bambini con patologie preesistenti. 

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Omicron non fa più paura, ma vogliono il vaccino universale

Omicron 2 non è la vendetta del Covid, ma un ulteriore passo indietro della sua letalità. I dati clinici, infatti, ci dicono che questa variante sembra colpire con i classici sintomi da virus intestinale. Niente polmoniti e niente terapie intensive, pazienti intubati e morti. Ma il guru americano della virologia Anthony Fauci coglie l’occasione della sua contagiosità per rilanciare un nuovo tipo di vaccino definito “universale”.

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«I dati, ora». Il BMJ mette a nudo l’opacità sui vaccini

Un editoriale del British Medical Journal denuncia il grave ritardo delle aziende farmaceutiche nel fornire i dati grezzi, necessari per un controllo indipendente, su vaccini e nuovi farmaci anti-Covid. Clamoroso il caso di Pfizer, il cui studio chiave è finanziato e gestito in casa: i dati non saranno divulgati prima del 2025. Il BMJ ricorda lo scandalo Tamiflu e punta il dito sulle agenzie di controllo dei farmaci, che dovrebbero pensare a tutelare non Big Pharma bensì la popolazione.

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Dai trial di Pfizer alla libertà, la lezione di Kennedy

Dipinto come no vax, Robert Kennedy Jr. ha detto di essere contrario solo ai “vaccini cattivi”, cioè sviluppati troppo in fretta. Dai trial di soli sei mesi al ‘trucco’ del 100% di efficacia di Pfizer, fino al Great Reset, l’avvocato americano, all’Arco della Pace, ha fatto un discorso molto chiaro su verità e libertà.

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Pfizer svelata: errori e dati falsi nella ricerca dei vaccini. Ma “non è niente”

La testimonianza di Brook Jackson svela dettagli inquietanti nella ricerca dei vaccini di Pfizer. La direttrice regionale del gruppo di ricerca Ventavia, incaricato da Pfizer di valutare l’efficacia e la sicurezza del vaccino contro il Covid, aveva denunciato errori e omissioni, come l’impiego di addetti ai vaccini mal addestrati, lentezza nel seguire gli eventi avversi e addirittura falsificazione dei dati. Licenziata da Ventavia, dopo aveva spedito una denuncia alla FDA americana, ha scritto la sua testimonianza al British Medical Journal of Medicine. È la prova che non si può nutrire una fede incondizionata nella “scienza”. Ma i fact checkers dell’Oms dichiarano che non c’è nulla di importate in queste rivelazioni. Come c’era da attendersi.

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Medici sospesi, tra umanità e competenza: non sono mostri

Nella retorica bellicistica che ha infarcito la narrazione sull’epidemia i medici sospesi dal servizio per aver rifiutato il vaccino sono dei disertori. Eppure fino a ieri erano professionisti seri e preparati. La Bussola racconta le loro storie, tra la sofferenza dell’ostilità dei colleghi e la gratitudine dei pazienti rimasti improvvisamente “orfani” che mitiga il dolore. Storie di medici, storie di medicina umana, non di mostri. Come Patrizia, pediatra, 60 anni, una vita per prendersi cura di quei bambini che la natura non le aveva dato.

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Perché spostare la scadenza di un farmaco è pericoloso

È la prima volta che a un farmaco viene allungata di tre mesi la data di scadenza. Ma è successo col vaccino Pfizer. Eppure la data di scadenza dei medicinali è proposta dalla ditta ed è autorizzata da AIFA o EMA in base a studi di stabilità condotti su ogni farmaco. L’importanza del rispetto della data di scadenza è legato alle impurezze di degradazione contenute nel medicinale, che, se presenti in quantità superiore a certi limiti, potrebbero anche mettere a rischio la vita della persona. 

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