“Il bisogno di salute e il desiderio di salvezza”

Larte_del_guarire_Cop webIl Centro Culturale San Nicolò di Lecco, in occasione della Giornata del Malato, martedì 11 febbraio alle ore 21, organizza un incontro al Cenacolo Francescano. Coordinati dal medico e scrittore Paolo Gulisano, interverranno la Sig.ra Maria Ancilla Beretta, Presidente dell’Associazione Mutilati e Invalidi civili, il dottor Pierfranco Ravizza, in rappresentanza dell’Ordine dei Medici della Provincia di Lecco, e infine il Professor don Michele Aramini, docente dell’Università Cattolica di Milano.  Il tema dell’incontro, “il bisogno di salute e il desiderio di salvezza”, riassume la domanda di senso che l’esperienza della malattia, del dolore, pone alla medicina.

La medicina è una delle scienze più antiche, che nasce insieme all’uomo stesso: nasce quando l’uomo elabora una capacità di venire in aiuto, di porre rimedio ad uno stato patologico. L’etimologia stessa dei termini medico e medicina deriva dal verbo latino medeor, “curare, apportare cure”. La medicina è quindi “darsi pensiero”sul problema di chi soffre, riflessione e azione.

Si può dunque affermare che l’origine di questa scienza coincida con l’origine stessa dell’uomo e che sia strettamente legata alla riflessione sul mistero dell’esistenza.

La professione medica, il lavoro di prendersi cura del prossimo, può essere un modo di realizzare maggiormente il nostro essere a immagine di Dio, poiché Dio si prende cura dell’uomo, come dice il Salmo 8: “Che cosa è l’uomo perché te ne ricordi e il figlio dell’uomo perché te ne curi?” ribadito nel Salmo 143: “Signore, che cos’è l’uomo perché te ne curi? un figlio d’uomo perché te ne dia pensiero?”

Dalle radici profonde della Medicina intesa come prendersi cura  emerge con chiarezza quello che è stato per duemila anni il compito autentico della Medicina: farsi carico, con piena consapevolezza, della sofferenza che incontra, della malattia e della morte, in tutte le circostanze del suo lavoro. Il compito del curare ha avuto e ancora oggi ogni giorno ha a che fare con il singolo segnato dalla malattia nel suo corpo e nel suo spirito.

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