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Malachia: tra storia e misteri
5 Novembre 2019 @ 21:00 - 23:00
![]() Si tratta di una serie di 111 brevi descrizioni di altrettanti pontefici, da Celestino II – eletto nel 1143 – fino a Pietro II, che sarebbe l’ultimo papa. Il testo si conclude con un’ultima profezia: «Durante l’ultima persecuzione di Santa Romana Chiesa siederà Pietro Romano che pascerà il gregge in mezzo a molte tribolazioni; quando queste saranno passate, la città dai sette colli sarà distrutta e il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Fine». Scorrendo l’elenco dei papi descritti da Malachia, ci si accorge che i 111 da lui descritti sono trascorsi: Benedetto XVI corrisponderebbe all’ultimo, contrassegnato come De gloria olivae. La gloria dell’ulivo. Siamo dunque arrivati a «Petrus Romanus»? Siamo vicini alla fine del mondo e dei tempi, o alla fine della Chiesa? Oppure in un periodo di transizione verso il Regno di Maria? Il tutto, naturalmente, se si prendono in considerazione le profezie di Malachia come attendibili. Si è molto discusso dell’autenticità del testo, e molti sono i misteri che lo circondano. Fu davvero scritto da Malachia di Armagh? E quando? Potrebbe essere un clamoroso falso del 1595? A queste domande prova a rispondere Paolo Gulisano, scrittore con al suo attivo oltre trenta opere di saggistica dedicate a personaggi e temi della Letteratura e della storia cristiana, tra cui opere su John Henry Newman, Tolkien, Chesterton e il Cristianesimo delle Isole Britanniche. |