Tra i personaggi del mondo dei fumetti, Tintin, uscito nel 1929 dalla matita geniale del disegnatore belga Georges Prosper Remi, in arte Hergé (dalle sue iniziali “R” e “G” monetizzate) è indubbiamente uno dei più solari e simpatici. Coraggioso, leale, sorridente, magari a volte buffo, a volte fragile, fallibile. Umano, molto umano. Un umano però sempre limpido, integerrimo moralmente, privo di ambiguità o lati oscuri.
Tintin è un giovane reporter belga, protagonista di avventure in ogni parte del globo insieme all’inseparabile cagnolino Milù. A partire dal nono albo della serie Il granchio d’oro è affiancato dal collerico capitano Haddock, e a partire dal dodicesimo albo Il tesoro di Rackam il Rosso dallo scienziato Trifone Girasole. Di Tintin non si conosce nulla, né la famiglia, né l’età, né la nazionalità, anche se non è difficile intuire che sia belga (presumibilmente vallone) e molto giovane. Tintin non è sposato, né ha fidanzate, né sembra essere coinvolto in vicende affettive. Per molti versi questa sorta di “asessualità” lo avvicina ad un celebre personaggio della Letteratura Fantasy, l’Hobbit Frodo Baggins, che critici malevoli dell’opera di Tolkien attaccarono in quanto “ignaro del sesso”. Sarà, ma Frodo, così come Tintin, sono personaggi niente affatto ignari di altri fondamentali aspetti della vita: sono saggi, coraggiosi, intelligenti, determinati, e sono capaci di affrontare le prove più ardue senza tirarsi indietro.