Halloween, ovvero zucche illuminate, scheletri e cupe figure incappucciate, risate agghiaccianti, e una moda che si è imposta negli ultimi anni, grazie alla persuasività di cinema e televisione. Ormai la festa di Halloween è entrata perfino nel mondo della scuola: non pochi sono gli istituti scolastici, dalla scuola primaria a quella superiore, dove gli insegnanti fanno festa insieme ai bambini, tra giochi e disegni.
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HALLOWEEN/ Cos’è la festa degli spettri nata per combattere Ognissanti
Halloween, un carnevale fuori stagione che anticipa lo shopping natalizio. Ma cosa c’è oltre lo show di teschi, zucche, maschere e simbolismi?
HALLOWEEN 2017. Negli ultimi giorni di ottobre, non è difficile trovare le streghe. Basta che si entri in qualsiasi centro commerciale, o in molti negozi e locali, e si trovano delle povere commesse agghindate di nero come le loro bisnonne quando erano in lutto, e con alti cappelli a punta. Quella che si presenta è un’occasione unica e irripetibile: puoi chiamare “strega” una donna senza alcuna conseguenza giudiziaria. Altre di queste ragazze portano cerchietti con dei cornini che fanno bella mostra sulle loro capigliature. I loro partners sono terribilmente infedeli e loro protestano pubblicamente? No: si tratta dei corni di satana, il diavolo della tradizione cristiana.
Halloween, festa celtica e cristiana poi deformata
Nelle ultime settimane, come consuetudine da diversi anni a questa parte, siamo stati investiti dalla messa in mostra di zucche vuote, streghe in miniatura, amuleti, pipistrelli… oggetti che è oramai possibile trovare anche nelle scuole. Accanto a questo, non è raro sentire bambini e genitori affermare di essere in vacanza perché “è Halloween”, a scapito delle ricorrenze cattoliche dei Santi e dei Morti. Anche questo è un triste segnale circa la perdita d’identità, intrinsecamente cristiana, dell’Europa.
Su questo argomento è appena stata pubblicata, per i tipi di Ancora Editrice, la nuova edizione di La notte delle zucche – Halloween: storia di una festa, a cura di Paolo Gulisano e di Brid O’Neill. Si tratta di un testo agile ma ben documentato, molto utile per fare chiarezza sull’origine e le conseguenze di questa festa, che d’innocuo – come emergerà nell’intervista all’Autore – ha poco o nulla.
HALLOWEEN/ Perché Linus attende la felicità da una zucca vuota?
HALLOWEEN 2015. Vi ricordate del “Grande Cocomero”? E’ un nome ben noto a tutti i lettori dei Peanuts, le famosissime strisce di fumetti uscite dalla fantasia di Charles Schultz, oggi diventati un film, che ripropongono le avventure di Charlie Brown, Snoopy, Linus. Nella vita dei Peanuts c’è un momento dell’anno che suscita sempre la trepidante attesa proprio di Linus. Un’attesa piena di emozione, di speranza, che resiste ad ogni perplessità e scetticismo, soprattutto da parte di Snoopy. E’ l’attesa per il cosiddetto “Grande Cocomero”. Nell’originale — in realtà — si parla di “pumpkin”, che significa zucca. Tutto ciò perché il giorno di questa grande attesa da parte di Linus Van Pelt è Halloween.
HALLOWEEN/ La vittoria del Nulla che ha spiazzato i cattolici
Dove sono finite le polemiche e i dibattiti che fino a non molto tempo fa accompagnavano la ricorrenza di Ognissanti? Il problema stava naturalmente nella sua versione americaneggiante: Halloween, con le sue zucche forate illuminate dall’interno, gli scheletri e le cupe figure incappucciate, e il suo ritornello ossessivo: dolcetto o scherzetto? Tutto questo suscitava preoccupazioni soprattutto nel mondo cattolico, e – abbastanza curiosamente- in tutte le sue componenti: dai tradizionalisti ai progressisti. Basti dire che una delle più forti condanne di Halloween venne dal cardinal Martini.
HALLOWEEN 2013/ Una brutta parodia della religiosità cristiana
Halloween, ovvero zucche illuminate, scheletri e cupe figure incappucciate, risate agghiaccianti, e una moda che si è imposta negli ultimi anni, grazie alla persuasività di cinema e televisione.
Ormai la festa di Halloween è entrata perfino nel mondo della scuola: non pochi sono gli istituti scolastici,dalla scuola primaria a quella superiore, dove gli insegnanti fanno festa insieme ai bambini, tra giochi e disegni.
Da più parti, di fronte al crescere di questo fenomeno, si è cominciato a manifestare una certa preoccupazione: c’è chi vede in Halloween un ritorno a forme di “paganesimo”, e chi invece un rito folkloristico e consumistico, una specie di innocuo carnevale fuori stagione.