“To serve my Queen and love my God”: servire la regina e amare Dio: generazioni di scout britannici, fin dai tempi del fondatore Sir Baden-Powell, hanno pronunciato queste parole nel loro giuramento di appartenenza a questa straordinaria esperienza giovanile (e non solo). Il grande educatore inglese dello scorso secolo era stato una sorta di don Bosco laico e anglicano: il suo intento- attraverso lo scoutismo- infatti era quello di contribuire a formare buoni cittadini e buoni cristiani.
Ora questo giuramento, nel clima culturale di cristianofobia che si respira in Occidente e in particolare in Gran Bretagna, non è più accettabile, così almeno la pensa la dirigente femminile del movimento scoutistico inglese, Gill Slocombe, che ha deciso di rimuovere il riferimento a Dio del giuramento. Resta il servire la regina, ci mancherebbe, ma quell’”amare Dio”, peraltro molto concreto e ben poco fideistico, o confessionale, non va bene. La logica è quella ormai ben nota presente in tutte le operazioni di cristianofobia: non bisogna discriminare chi appartiene ad altre religioni, o chi non possiede alcuna religione.