Archivi categoria: Silvana De Mari

Contro il delirio dell’Ia basterebbe Fantozzi

Recensione del libro “Imperativo tecnologico. La sfida etica dell’Intelligenza Artificiale” di Paolo Gulisano nell’articolo su La Verità di lunedì 29/07/24 di Silvana De Mari dal titolo: “Contro il delirio dell’Ia basterebbe Fantozzi”.

“Ora pro nobis. Storia di ussari alati”. Il romanzo epico di Silvana De Mari

Il romanzo storico non è morto, grazie al Cielo. Da circa un secolo viene dato per fuori moda, per superato, per finito, ma continua ad affiorare come un fiume carsico tra le aride rocce della narrativa contemporanea. Il romanzo storico d’autore è una narrazione potente, di grande respiro. Basti pensare a Eugenio Corti con il suo Il cavallo rosso.

Continua a leggere

Un popolo chiuso in casa impazzisce: è allarme psicodemia

«La prima regola per un depresso è: alzati e cammina. La prima regola per creare un depresso è: stai chiuso in casa». Di fronte al dilagante disagio psichico causato dalle modalità di gestione dell’epidemia da Covid, la Bussola ha intervistato Silvana De Mari, nella sua veste di psicoterapeuta. «La situazione creata dalla pandemia si può riassumere così dal punto di vista biochimico: cortisolo altissimo, adrenalina alta, serotonina bassissima, endorfine bassissime. Avremo un aumento a picco di cancro, malattie vascolari e malattie degenerative». E le autorità sanitarie non sono preoccupate? «No, perché se quello che si vuole ottenere è un popolo allo sbando che permetta di essere “resettato”, allora il comportamento è quello ideale».

Continua a leggere

A scuola aboliamo l’ora di religione

Il libro “Malachia tra storia e misteri” di Paolo Gulisano, è un libro dannatamente interessante, oserei dire irrinunciabile per chiunque si stia interrogando sul destino della Chiesa Cattolica. E chi si interroga sui destini della Chiesa Cattolica si sta interrogando sui destini dell’Umanità, perché per quanto gli incantevoli sforzi della nuova Chiesa 2.0 di rendersi ogni giorno più irrilevante, più fusa con ONU e Unione Europea a occuparsi di sovranismo e migranti, la Chiesa cattolica è ancora in grado di influenzare i destini dell’umanità.

Continua a leggere

Joseph, l’umanità che vince sul buonismo post cristiano

Con questo suo ultimo romanzo, Io mi chiamo Joseph, edito da Ares, scopriamo la scrittrice Silvana De Mari come grande maestra di umanità. Una storia di straordinaria normalità, una storia in cui la banalità del male che ormai dilaga inarrestabile trova un ostacolo nell’ostinata volontà di bene che sopravvive in figure semplici.

Continua a leggere

In guerra (e perseguitata) per la difesa del senso comune

In guerra (e perseguitata) per la difesa del senso comune.  Paolo Gulisano intervista Silvana De Mari.

Giorni fa è iniziato a Torino il processo per diffamazione contro Silvana De Mari, scrittrice fantasy di grande successo, e medico. La dottoressa De Mari è stata accusata da organizzazioni LGBT, avendo sostenuto in un’intervista che gli atti omosessuali sono dannosi alla salute. Un’affermazione che è in linea con tutte le evidenze della scienza medica. Mentre affronta questa prova giudiziaria, Silvana non smette certo di sfornare nuovi romanzi. Negli ultimi mesi sono usciti Sulle ali della libertà, edito da Lindau – un romanzo storico, una narrazione commovente e appassionante – e il prosieguo della celeberrima saga dell’Ultimo Elfo, Arduin il rinnegato, per i tipi di Ares.

Continua a leggere

La nuova dinastia – recensione di Paolo Gulisano

Come ci ha insegnato il grande creatore di miti J.R.R. Tolkien la letteratura dell’immaginario può essere lo specchio dei gusti, degli umori e addirittura della condizione psicologica dell’epoca moderna, esprimendo i dubbi, le paure, le domande insoddisfatte, le esigenze profonde dell’animo umano. I miti, i simboli, le leggende e le tradizioni ci rivelano noi stessi.

Non è un caso, probabilmente, che molti di questi grandi frequentemente prefigurano scenari decisamente inquietanti.  Non così i grandi interpreti dell’epica religiosa, radicata nel realismo ed espressa attraverso il linguaggio simbolico del Mito.

L’eroe cristiano di questa nuova epica è diverso da quello antico, poiché ha una diversa consapevolezza del destino, che è disegno di Dio, e non fato inesorabile.

Continua a leggere