Archivi categoria: Papa Francesco

Se Bergoglio avesse veramente letto Chesterton invece della teologia indigenista…

Hanno fatto abbastanza scalpore le dichiarazioni del Vescovo di Roma nel corso della visita in Canada dei giorni scorsi. Dichiarazioni che in effetti sono state un durissimo attacco alla storia della Chiesa, alla sua azione missionaria, di cui tra l’altro furono grandi protagonisti i membri di quella Compagnia di Gesù da cui lo stesso vescovo proviene. Ma ormai è un dato di fatto che il pastore argentino prova un livore incontenibile per la Chiesa, per come è stata per secoli, fino al 1963.

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Un’intervista del papa

Cari amici di Duc in altum, Paolo Gulisano, medico e scrittore, mi ha inviato questo articolo che vi propongo. A.M.V.

Siamo arrivati al terzo mese di epidemia da Covid-19, anzi di pandemia, come ha formalmente dichiarato l’Organizzazione mondiale della sanità. E forse proprio in virtù di questa dichiarazione negli ultimi giorni il vescovo di Roma ha dedicato maggiore attenzione all’emergenza.

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Paolo Gulisano su Teleunica stasera!

Paolo Gulisano sarà su Teleunica questa sera alle 20,50 all’interno della trasmissione “Scacco al re”, dibattito a tema “Papa Francesco”.

Teleunica si può guardare sul canale 193 (per la regione Lombardia), per tutti gli altri o per chi dovesse perdersi la trasmissione di questa sera ci saranno delle repliche e si può vedere il video della trasmissione in streaming in qualsiasi momento, ecco il link:

http://www.teleunica.tv/content/show/ContentId/19374/CatId/4/page/1

ELISABETTA A ROMA/ Se Chesterton si mette tra papa Francesco e la regina

Fotolia Elisabetta IIElisabetta II d’Inghilterra nella sua lunga vita ha avuto occasione di incontrare ben cinque papi. Una circostanza singolare per colei che oltre che essere sovrana del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, è anche capo della Chiesa d’Inghilterra, nata quasi cinque secoli orsono dal drammatico scisma di Enrico VIII che diede inizio ad una lunghissima stagione di persecuzione dei cattolici in quella che era stata per tutto il Medioevo la perla della Cristianità.

Nel corso del suo regno, Elisabetta ha visto per ben due volte l’arrivo di un papa sul suolo britannico: nel 1982 con Giovanni Paolo II e nel 2009 con Benedetto XVI che si recò personalmente a beatificare il grande John Henry Newman. Due viaggi che erano stati oggetto di attese catastrofiche: papa Ratzinger andò in Scozia e in Inghilterra mentre le polemiche sulla pedofilia del clero erano ai loro massimi livelli. Il papa della mitezza incantò gli inglesi, utilizzando il metodo di Newman a lui tanto caro: fede e ragionevolezza, e un cuore capace di parlare ad altri cuori.

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L’Arcivescovo Dolan, il Papa, l’Ossessione

Vita-FotoliaIl cardinal arcivescovo di New York, Timothy Dolan, ha ribattuto con energia alle accuse secondo cui la Chiesa cattolica, in tema di aborto, si sarebbe impegnata in una “Guerra alle donne”. “Dobbiamo andare ad assistere chi è povero e vulnerabile – ha detto il porporato dopo la messa a San Patrizio -. Ovunque la dignità della vita umana sia minacciata ” la gente di fede ha “la sacra responsabilità” di parlare ad alta voce e di “andare in aiuto di coloro i cui diritti civili sono minacciati”, e specialmente “i bambini innocenti nell’utero”.

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“Il Signore non fa come una fata con la bacchetta magica”

fatinaCITTA’ DEL VATICANO, 12 Aprile 2013 (Zenit.org)

Nella Messa in Santa Marta, con il personale della LEV, il Papa denuncia la tentazione del trionfalismo ed esorta a chiedere “la grazia della perseveranza”

Trionfalismo” e “Perseveranza”. Sono le due parole sulle quali si è concentrata l’omelia di Papa Francesco durante la Messa celebrata nella mattina di venerdì 12 aprile, presso la cappella della Domus Sanctae Marthae in Vaticano, cui hanno partecipato anche i dipendenti della Libreria Editrice Vaticana.

Commentando le letture del giorno, a iniziare dall’intervento presso il sinedrio di un fariseo di nome Gamalièle, riportato negli Atti degli Apostoli (5, 34-42), Papa Francesco ha anzitutto osservato che “Date tempo al tempo” è “un consiglio saggio anche per la nostra vita, perché il tempo è il messaggero di Dio. Dio ci salva nel tempo, non nel momento”. E ha proseguito sostenendo che “il Signore ci salva nella storia, nella storia personale di noi. Il Signore non fa come una fata con la bacchetta magica”.

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ENTUSIASMI INTERESSATI E AUTENTICA CONVERSIONE

di Lucia Bellaspiga

Quella sorpresa di chi non comprende che i suoi inviti sono rivolti a noi

Ulteriormente rilanciati dai primi gesti di Francesco, che hanno confermato il cambio di passo. Per i critici, questi passaggi restano comunque inadeguati. E, forse anche per questo, è immediatamente scattato il dibattito deciso di richiamarsi per raccogliere l’appello lanciato da Benedetto XVI nel momento in cui  ha deciso di lasciare il Soglio – è sempre e fondamentalmente un ritorno alle origini. Un movimento molto diverso da quello che si intende un tratto superficiale, presentazione del sé, capacità di “mettere in della realtà in modo da che è essenziale. Inteso ei dibattiti e sui giornali, dai divani frivoli dei talk show o sulle poltrone di opinionisti competenti: ovunque, dalla fumata bianca che mercoledì sera ci ha donato questo splendido Papa, è tutto un fiorire di elogi, corali, univoci, trasversali.

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PILLOLE DI PAPA

Piccola antologia del pensiero di Jorge Mario Bergoglio

ABORTO
L’aborto non è mai una soluzione. Dobbiamo ascoltare, accompagnare e comprendere per salvare entrambe le vite: rispettare l’essere umano più piccolo e indifeso, adottare misure che possano preservare la sua vita, permettere la sua nascita e poi essere creativi nella ricerca di vie che lo portino al suo pieno sviluppo (16 settembre 2012).

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DA UN PAESE LONTANISSIMO

Jorge Mario BergoglioL’elezione di Papa Francesco è un avvenimento di una portata storica ancora non del tutto comprensibile. La sorpresa, nella straordinaria sera di Roma, è stata grande, ma sorprese ancora maggiori verranno nel corso di un pontificato che sarà tutto fuorché “di transizione”, nonostante l’età avanzata del papa.  Sono molte le considerazioni che si possono cominciare a fare, anche solo come spunti per un ulteriore approfondimento. Innanzitutto, il nome: Francesco, come il Poverello d’Assisi, colui al quale Cristo chiese di riparare la sua Chiesa. Questo è il primo compito del nuovo vescovo di Roma e Vicario di Cristo ( che tale è proprio in quanto guida della Chiesa di Roma, nessuna “diminutio” nel suo sottolineare il suo ruolo di vescovo dell’Urbe), chiamato – come il suo predecessore Giovanni Paolo II- da un paese lontano, anzi, lontanissimo, “quasi alla fine del mondo”.

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