Il 29 luglio del 1954 nelle librerie inglesi arrivò un nuovo, curioso libro: The Lord of The Rings. Più esattamente, si trattava della prima parte del libro, La Compagnia dell’Anello, che l’Editore – contro il parere dell’Autore – aveva deciso di fare uscire in tre parti, una scelta prudenziale che voleva mettersi al riparo da eventuali flop. Ma il libro fu tutt’altro che un fallimento: rappresentò lo straordinario ritorno dell’Epica nella Letteratura. Era destinato a consacrare il suo Autore come l’Omero cristiano del XX Secolo.
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TOLKIEN E IL SIGNORE DEGLI ANELLI
The Lord of the Rings di J.R.R. Tolkien esce in Gran Bretagna tra il 1954 e il 1955, un capolavoro destinato a diventare uno dei libri più letti al mondo. Il Signore degli Anelli è romanzo d’eccezione, al di fuori del tempo: chiarissimo ed enigmatico, semplice e sublime.
Continua a leggereL’invenzione del vero, romanzi antichi e nuovi – Tolkien: “Il Silmarillion”
Con questo articolo dedicato al Silmarillion, Paolo Gulisano inizia una serie di letture e riletture dedicate al bello scrivere e al bel pensare che diventano grande narrativa. Il Silmarillion di Tolkien, che Gulisano definisce “la storia di tutte le storie”, per il suo respiro epico di romanzo delle origini, è una suggestiva scelta per muovere il primo passo nel nostro itinerario.
Continua a leggereTolkien secondo Amazon: solo fantasy senza epica
La serie appena iniziata, che vuol essere un prequel de Il Signore degli Anelli, lascia l’impressione che manchi qualcosa di sostanziale rispetto al legendarium del grande autore inglese: l’afflato religioso, l’anelito al Dio nascosto, il problema del male e la bellezza “tolkieniana” intesa come riflesso della grazia.
Continua a leggereE l’ideologia gender ora ci prova anche con Tolkien
Il prossimo seminario estivo della Tolkien Society, in programma il 3 e 4 luglio, sarà dedicato al tema della diversità. Il titolo è infatti Tolkien and Diversity Call for Papers.
Il Seminario della Tolkien Society, che si terrà on line su Zoom e sarà trasmesso in live streaming sul canale YouTube della Società, vedrà la partecipazione di centinaia di partecipanti. L’anno scorso vi presero parte di più di quattrocento persone di trentasette diverse nazioni.
Continua a leggereMany Paths One Road: Faramir – il video
In questa puntata di Giovedì 15 Aprile 2021 con l’aiuto dell’esperto e amico di Sentieri Tolkieniani, Paolo Gulisano, approfondiremo il ruolo di Faramir ne Il Signore degli Anelli. Chi è davvero il fratello minore di Boromir? Perché Tolkien dice che tra tutti è il personaggio che “gli può assomigliare”?
TOLKIEN PROFETA DEI NOSTRI TEMPI – IL VIDEO
TOLKIEN PROFETA DEI NOSTRI TEMPI, PAOLO GULISANO – MASSIMO VIGLIONE. OGGI PIÙ CHE MAI, TOLKIEN PROFETA DEI NOSTRI TEMPI – A 129 ANNI DALLA NASCITA, OMAGGIO AL GIGANTE DELLA LETTERATURA MONDIALE DEL XX SECOLO.
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Tolkien, uno sguardo cristiano sull’uomo e sul mondo
Il 2 settembre 1973 moriva John Ronald Reuel Tolkien. Nell’anniversario della sua scomparsa, ricordiamo questo gigante della narrativa del Novecento con un’intervista a padre Ambrogio Cassinasco, colto e profondo conoscitore della letteratura inglese, che e su Ricognizioni ha già parlato del collega e grande amico di Tolkien C.S. Lewis.
Continua a leggereTolkien e la difesa del Creato
Proviamo per un momento a visualizzare alcune immagini, come delle cartoline: in una vediamo una vallata alpina, verdissima, punteggiata di alti alberi, con sentieri che si inerpicano verso le cime della montagna. La seconda immagine è ancora di un panorama montano, ma invernale, con candida neve e lucenti ghiacciai. La terza è di una spiaggia al tramonto, con le onde che si frangono sugli scogli, e delfini che nuotano in lontananza. La quarta è di un villaggio di campagna, con casette di pietra e legno, con piccole botteghe che si affacciano sulla via.
Continua a leggere“Un’era di mezzi migliori per fini peggiori”
John Ronald Tolkien fu un uomo dalla profonda sensibilità nei confronti della natura, e ciò fin dall’infanzia. Si è sempre detto che fin dall’infanzia il futuro scrittore aveva nutrito un grande amore per le lingue; tuttavia il piccolo Ronald appariva attratto anche dallo studio della botanica, che la madre incoraggiò con la consueta attenzione che aveva per le inclinazioni del bambino, e mostrava chiaramente i segni di un altro grande amore, oltre a quello per i draghi: gli alberi.
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