Archivi tag: Giovannino Guareschi

Guareschi credente

Si svolgerà sabato 6 aprile il convegno nazionale “Giovannino Guareschi l’attualità di un genio multiforme” (palazzo Gambacorti, sala delle Baleari, ore 17.00), con la presenza di alcuni tra i maggiori esperti dello scrittore. Sarà presente anche un rappresentante del Comune di Brescello. La giornata chiude il ciclo di eventi “Un famosissimo sconosciuto: Giovannino Guareschi”.

Il programma prevede gli interventi di Fabio Trevisan che parlerà di “Guareschi scrittore”, dal “Diario Clandestino” a “Mondo piccolo”, le parole ritrovano la loro vera anima e ci parlano ancora oggi. Paolo Gulisano affronterà il tema del “Guareschi credente”, l’eterno fascino di un uomo capace di raccontare a tutti il cristianesimo così com’è. A Elisabetta Frezza il compito di parlare del “Guareschi maestro”, una guida sicura per andare alla riscoperta di ciò che la scuola oggi non insegna più. Alessandro Gnocchi approfondirà il tema di “Guareschi giornalista”, da “Candido” al “Borghese”, cosa ci insegna l’impegno civile secondo “un uomo di difficili costumi”. A Marco Vignolo Gargini il compito di analizzare una felicissima invenzione di Guareschi che ha ironicamente stigmatizzato l’“obbedienza cieca, pronta e assoluta”, c’era una volta il trinariciuto. Dopo l’introduzione dell’assessore alla cultura del Comune di Pisa, Filippo Bedini, sarà il giornalista Stefano Mecenate a moderare il convegno, offrendo al pubblico l’opportunità di confrontarsi con le tesi esposte dai relatori.

Il convegno “Giovannino Guareschi l’attualità di un genio multiforme”, è realizzato dal Centro studi Arnopolis, in collaborazione con l’assessorato alla cultura del Comune di Pisa, la casa editrice dreamBOOK edizioni, il Club dei Ventitré, con il patrocinio di Regione Toscana, Provincia di Pisa e del Comune di Pisa.

Giovannino Guareschi: un grande maestro di cristianesimo

1 Maggio 1908: a Fontanelle di Roccabianca, in provincia di Parma, nasce Giovannino Guareschi, che da quella fetta di terra in riva al grande fiume Po prese le mosse per diventare uno dei più grandi scrittori italiani del ‘900, uno  scrittore del radicamento, che ha posto al centro della sua arte l’uomo concreto, la realtà quotidiana, facendola diventare la Poesia del Bello e del Buono.  Uno scrittore che ha divertito, che ha commosso, che ha insegnato a più generazioni, che è stato ed è ancora  un vero e proprio maestro di umanità, un maestro cristiano.

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Giovannino nei lager

A conclusione dell’anno in cui si è commemorato il 50° anniversario della morte di Giovannino Guareschi, il figlio Alberto ha curato la pubblicazione di un volume, Giovannino nei lager, che raccoglie tre opere del padre:  La favola di Natale; Diario clandestino 1943-1945; Ritorno alla base. Si tratta degli scritti prodotti nei tre anni di detenzione nei lager nazisti, e per quanto riguarda Ritorno alla base, il viaggio della memoria compiuto tra il 1957 e il 1958 nei luoghi dove era stato prigioniero. Il volume è corredato di illustrazioni, immagini, fotografie, disegni originali di Giovannino Guareschi, tratti dall’Archivio Guareschi di Roncole Verdi.

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Tolkien e Guareschi: l’esigenza di realtà nella letteratura

Giovedì 6 Dicembre alle ore 17:30, in aula STO3 (secondo piano di Palazzo Luzzato Dina), via del Vescovado 30, si terrà un incontro organizzato dai rappresentanti di Ateneo Studenti dal titolo:

“Tolkien e Guareschi: l’esigenza di realtà nella letteratura”.

Invitato ad affrontare il tema è lo scrittore Paolo Gulisano, esperto di entrambi gli autori, riconosciuto sia in Italia che all’estero. Cosa hanno in comune due degli autori più amati e letti del Novecento? Come e quanto pesa sulle loro opere la realtà concreta e la quotidianità? Queste e altre le domande che hanno spinto uno studente di Storia e uno di Ingegneria Chimica e dei Materiali a invitare Gulisano a Padova.

“Non muoio nemmeno se mi ammazzano” (Giovannino Guareschi)

Il Centro Culturale “L. Tamoglia” è tra gli organizzatori del quarto incontro del ciclo “Io ci sono“, come l’io acquista autocoscienza e agisce nella realtà diventandone protagonista, dal titolo “Non muoio nemmeno se mi ammazzano” (Giovannino Guareschi).

Interviene 
Paolo Gulisano, scrittore e saggista

 

Opzione Guareschi: dare vita al Mondo Piccolo

Dopo cinquant’anni di censure, nella sua stessa terra natia, lo scrittore Giovannino Guareschi, il creatore del Mondo Piccolo di Don Camillo, torna da vincitore. In sua memoria nasce il Busseto Festival Guareschi. E un gruppo di ragazzi propone il Progetto Mondo Piccolo: “vivere guareschianamente” combattendo il male con il bene.

“Non muoio nemmeno se mi ammazzano”: così aveva scritto nel diario clandestino che teneva nei lager nazisti Giovannino Guareschi. E così è stato. A cinquant’anni dalla sua morte Guareschi, l’inventore del Mondo Piccolo di Peppone e don Camillo, è più vivo che mai, nella memoria affettuosa dei suoi lettori, nelle iniziative che suo figlio Alberto – a sua volta adiuvato dalle sue figlie – porta avanti, così come quelle del Club dei 23, il sodalizio dei lettori guareschiani retto dal vulcanico giornalista e scrittore Egidio Bandini.

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