Archivio mensile:Giugno 2015

Zio Paperone e la Scozia: alla scoperta delle origini scozzesi di Zio Paperone

Mostra “mostra deposito di Zio PaperoneZio Paperone e i segreti del deposito”

Avarissimo, self-made duck, papero più ricco del mondo, in quasi settant’anni di onorata carriera Paperon de’ Paperoni è diventato uno dei personaggi più amati del fantastico universo Disney. Dal 13 giugno al 27 settembre WOW Spazio Fumetto – Museo del Fumetto di Milano gli dedica una mostra davvero unica per raccontare la sua straordinaria storia, personale ed editoriale, con un insolito e avvincente viaggio tra i segreti più segreti del suo deposito!

 

invito Zio PaperoneSabato 11 luglio, ore 17:00 – Ingresso libero
Zio Paperone e la Scozia: alla scoperta delle origini scozzesi di Zio Paperone

Paolo Gulisano, scrittore e grande esperto di cultura e folklore celtici, ci guiderà alla scoperta delle origini scozzesi di Paperone, Scrooge McDuck in originale, insieme a Luca Usai, disegnatore di Topolino. Insieme ci racconteranno quanto c’è di scozzese nello Zione – oltre alla proverbiale avarizia.

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Magna Carta/ 800 anni fa la creazione del documento

Magna ChartaMAGNA CARTA, GLI 800 ANNI DEL DOCUMENTO: L’ANALISI DELL’ESPERTO – Sono passati precisamente 800 anni dalla creazione della Magna Carta, il documento che sanciva la storica concessione di re Giovanni “Senza Terra”, sovrano d’Inghilterra, di alcune libertà e diritti giuridici ai baroni inglesi che lo pressavano per l’eccessiva tassazione e per i soprusi operati dal regno su tutti i corpi intermedi, Chiesa compresa. Intervistato da ilsussidiario.net, Paolo Gulisano esperto e storico della cultura anglosassone, aiuta a comprendere i motivi per cui nei secoli successivi alcuni degli articoli della Magna Charta non furono presi in considerazione, nonostante l’enorme modello normativo che fu questo straordinario documento. «Sia con Enrico VIII che con Elisabetta I gli articoli ad esempio sulla libertà religiosa furono del tutto obliati e questo avvenne per l’unico vero limite grosso della Carta: non essendo una vera costituzione è diventato fin da subito un documento dalla valenza storica incredibile ma rimanendo altamente interpretabile». È certo che la Charta ha assunto e assume tuttora, a 800 anni di distanza, un’importanza normativa che ha fatto giurisprudenza per tutte le successive carte dei diritti, ma nella storia della cultura giuridica anglosassone è rimasta sempre un modello interpretativo più che una vera e propria costituzione, «è una non-costituzione» chiosa Gulisano.

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Dizionario della fede – “M” come Madre

Opened book with flying lettersAttraverso lo stupore di Maria avviene l’Incarnazione, l’inizio di quella risposta definitiva, con cui Dio viene incontro alle inquietudini del cuore dell’uomo

Madre. Mamma: la parola più dolce, la prima che viene balbettata dalle labbra di un bambino, quella che spesso è l’ultima, sulle labbra dei morenti. Nel Cristianesimo la parola madre è fondamentale: essa ci richiama l’altissima dignità della donna, chiamata a trasmettere la vita, a nutrirla, ad accudirla. E tra le donne ce n’è una, in particolare, che venne chiamata a generare il Verbo di Dio.

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Dizionario della fede – “L” come Libertà

Opened book with flying lettersPer il credente l’unica via verso la libertà autentica da ogni schiavitù è Lui, Gesù Cristo

Libertà è una parola usata, usatissima, abusata, tanto da averne quasi smarrito il vero significato. L’accezione più comune del termine intende per libertà la condizione per cui un individuo può decidere di pensare, esprimersi ed agire senza costrizioni, ricorrendo alla volontà di ideare e mettere in atto un’azione, mediante una libera scelta dei fini e degli strumenti che ritiene utili a realizzarla. Il Cristianesimo ha modificato ampiamente la concezione classica della libertà rapportandola non più alla libertà politica e alla libertà personale, ma contrapponendola a quella schiavitù interiore derivante dal peccato originale di Adamo. La buona volontà, e non più la razionalità, è quella che origina la libertà, che non è possibile avere senza l’intervento divino procacciatore della grazia, mezzo essenziale di liberazione dell’uomo. La volontà non potrebbe indirizzarsi al bene corrotta com’è dalla schiavitù delle passioni corporee se non ci fosse la rinascita dell’uomo operata da Cristo. Rimane comunque l’impossibilità umana a liberarsi dal male, dalla colpa e dal peccato per cui la libertà sarà conseguibile dall’uomo solo quando lascerà questo mondo terreno per il giudizio finale nel regno dei cieli.

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