Archivi tag: Storia

L’invenzione del vero, romanzi antichi e nuovi – Guido Cervo: “I centurioni del Malabar”

Leggo i romanzi di Guido Cervo da molti anni, da quando mi furono consigliati da un amico che non c’è più, il professor Enzo De Canio, intellettuale dalla sterminata cultura. Enzo mi parlò di questo scrittore suo concittadino e collega (Cervo vive e lavora a Bergamo, dove ha svolto la professione di docente di Diritto ed Economia presso le scuole superiori) come di un autore di libri avvincenti, ma allo stesso tempo documentatissimi, esito di ricerche storiche approfondite, che portano alla ricostruzione di affascinanti ambientazioni e scenari, teatro di eventi riguardanti importanti personaggi storici, cui si intrecciano trame nate dalla fantasia dell’autore.

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Le grandi stragi – l’eredità della rivoluzione

TWT – MERCOLEDÌ 17 FEBBRAIO 2021 – 0RE 21:15
LE GRANDI STRAGI – L’EREDITÀ DELLA RIVOLUZIONE
PAOLO GULISANO
MASSIMO VIGLIONE
IN STUDIO: ANTONIO BIANCO
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I Maledetti intellettuali affascinati dai fascismi

Un secolo fa la conclusione della Prima Guerra Mondiale, con la distruzione di antichi imperi come quello asburgico e l’emergere di nuovi stati nazionali e di altrettanti nuovi nazionalismi, lasciò l’Europa in una condizione di grave crisi. Per molti intellettuali fu sempre più chiaro che il conflitto ideologico combattuto per tutto l’800 contro la Tradizione (Chesterton scrisse che nell’800 la Chiesa aveva dovuto difendere la Tradizione, mentre nel ‘900 avrebbe dovuto difendere la Ragione), si era concluso con il trionfo di ideologie dissolutorie dell’uomo, come la Rivoluzione Bolscevica, e con il dilagare nella cultura del positivismo progressista. Prese dunque il via un movimento di risposta, di reazione, che in alcuni Paesi divenne una sorta di rivoluzione di senso contrario, una rivoluzione conservatrice.

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STORIA/ Italia 1918, la Chiesa lacerata tra questione romana, Risorgimento e pace

Nel 1918 la società italiana era lacerata. La guerra era stata voluta anche contro la Chiesa e molti cattolici videro in essa una via di riconciliazione con lo Stato.

E’ iniziato il centenario della conclusione della Prima Guerra Mondiale,  quella che  per  gli italiani fu la “Grande guerra”

L’inverno  del  1918 vide il Paese  in  una situazione  difficile, dopo  lo  straordinario successo ottenuto dall’esercito austro-tedesco a Caporetto. L’Italia si piegava sulle sue ferite, e mentre Cadorna veniva avvicendato ai vertici militari da Armando Diaz, il popolo affrontava un inverno di paura, fame, freddo e frustrazione. Nel frattempo ci si preparava a mandare al fronte i giovanissimi, i ragazzi della classe ’99, ragazzi strappati ai villaggi e ai campi se non alle aule di liceo per essere inviati sulla linea del Piave. Il nazionalismo italiano ha sempre celebrato con tutti i mezzi quella che considera una delle sue epopee, ma di quel fatidico ’18 bisognerebbe ricordare anche altri aspetti sottaciuti.

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Britannia Fidelis

Conferenza dal titolo ” Britannia Fidelis – Il cattolicesimo delle Isole Britanniche” con il Dottor Paolo Gullisano il 23/03/17 alle ore 21.00 in Via Lentasio, 9 Milano (Centro, M3 Missori e 50 metri dalla Basilica di San Nazaro).

Lo scorso 20 febbraio, l’arcivescovo di Westminster e presidente della Conferenza episcopale di Inghilterra e Galles, cardinale Vincent Gerard Nichols, in occasione del pellegrinaggio nazionale della statua della Madonna di Fátima, ha consacrato l’Inghilterra e il Galles al Cuore immacolato di Maria. La consacrazione è avvenuta al termine della messa celebrata nella cattedrale di Westminster, a Londra.
Di solito, consideriamo la Gran Bretagna un paese massicciamente protestante, dimenticando non solo che i regni che la formano sono nati cattolici e tali sono rimasti per un millennio, ma anche l’attuale dinamismo della Fede cattolica. Vari membri della Famiglia Reale, tra cui i Duchi e i Principi di Kent, si sono convertiti al cattolicesimo. Nel 2013, due principi cattolici — i figli di Lord Nicholas Windsor — sono stati inclusi nell’elenco di Successione al Trono. Qual è la situazione del cattolicesimo nelle Isole Britanniche?

Come di consueto un momento conviviale seguirà la conferenza. 

La Scozia ci riprova con l’indipendenza dopo la Brexit

Chi di Brexit ferisce…L’Inghilterra se lo doveva aspettare: la scelta referendaria dello scorso anno di lasciare l’Unione Europea ha avuto un corollario prevedibile. La Scozia vuole la sua uscita dalla Gran Bretagna. Se infatti il Regno Unito rivendica il diritto di lasciare l’Unione, perché a sua volta la Scozia non può rivendicare il diritto di scindere quel legame con Londra stabilito nel XVII secolo contro la volontà della maggioranza del popolo scozzese? Fu infatti un tradimento quello che si perpetrò nel 1707, attraverso l’Atto di Unione, la legge approvata dai Parlamenti inglese e scozzese, con cui la Scozia cessava di essere una nazione libera ed indipendente. A partire dal 1 marzo di quell’anno, definito da noi patrioti scozzesi annus horribilis, l’intera isola britannica ricadde sotto un unico governo, quello di Londra.

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