Archivio mensile:Giugno 2018

Vaccini obbligatori, il “best interest” da abolire

Dietro le dichiarazioni di Salvini sulle vaccinazioni non c’è – come è stato detto – la contrarietà alla prevenzione, ma un’opposizione ragionata al vaccino obbligatorio e coercitivo. Sul modello della Regione Veneto che lo ha tolto e nel frattempo non si sono diffuse epidemie.

Matteo Salvini – si sa – proprio non va giù alle elites politiche e mediatiche del nostro Paese. Negli ultimi giorni si è aggiunta una nuova pesante accusa: è un No Vax. Vorrebbe infatti cancellare la Legge Lorenzin che un anno fa ha reso obbligatorie dieci vaccinazioni. A leggere le cronache giornalistiche degli ultimi giorni, sembrerebbe che il Ministro dell’Interno, chissà perché, probabilmente per una sua intrinseca malvagità, abbia l’intenzione di non far sottoporre più i bambini alle vaccinazioni, lasciando così i nostri figli indifesi di fronte alla minaccia delle malattie infettive.

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Visto che non c’è l’Italia, per chi tifate ai mondiali di calcio?

PAOLO GULISANO: POLONIA Per chi tifare in questo Campionato del Mondo di Calcio, dal momento che la mia squadra del cuore, l’Irlanda, non è purtroppo riuscita a qualificarsi, come neppure la seconda nel mio ordine di preferenze, cioè la Scozia? La scelta non è troppo problematica : la Polonia. È una scelta motivata dall’affetto che ho per questo Paese. Come molti, lo scoprii grazie a papa Giovanni Paolo II, alle lotte dell’inizio degli anni ’80 per liberarsi dal giogo sovietico. Come molti rimasi stupito e commosso di fronte alla Fede intrepida di quel popolo, che affrontava i carri armati e le truppe speciali con in mano i Rosari. Trepidai per le sue sorti, e gioii quando il regime infine collassò. Ho avuto poi l’occasione di visitare in anni recenti questa antica, nobile terra, e oltre ad ammirare una città meravigliosa come Cracovia e il Santuario di Czestochowa, cuore del Cattolicesimo polacco, ho visto una nazione che – pur modernizzata- ancora non cede al consumismo cialtrone e alle seduzioni del pensiero unico. Quindi: avanti Polonia! Che l’aquila spicchi il volo, e rinnovi le gesta del grande Re Sobiesky, il vincitore di Vienna. Senza dimenticare che una vittoria conquistata proprio sul suolo russo avrebbe un gusto decisamente particolare!

Visto che non c’è l’Italia, per chi tifate ai mondiali di calcio?

 

Rivarolo onora Giovannino Guareschi, il giornalista più letto al mondo

“Giovannino Guareschi. Storia del padre di Peppone e don Camillo”.

È il titolo dell’incontro tenutosi presso il comune di Rivarolo Canavese sabato 9 giugno 2018, allo scopo di festeggiare il cinquantenario del giornalista e scrittore del Mondo Piccolo; organizzato e offerto dall’associazione culturale John Henry Newman, molto attiva sul territorio.

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[DA SENTIRE] Il Prodigio di Lisbona

[DA SENTIRE] Il Prodigio di Lisbona: quando il Celtic vinse la Coppa dei Campioni in un romanzo di Paolo Gulisano

In esclusiva la registrazione audio della 496° conferenza di formazione militante, tenuta il 7 giugno 2018 a cura della Comunità Antagonista Padana, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore: parla Luca Fumagalli, introdotto da Piergiorgio Seveso. Buon ascolto!

[DA SENTIRE] Il Prodigio di Lisbona: quando il Celtic vinse la Coppa dei Campioni in un romanzo di Paolo Gulisano

Dio, palla e famiglia

Dio, palla e famiglia. Paolo Gulisano racconta la favola del Celtic di Glasgow

Non è vero che il calcio divide le famiglie. Il tifo divide. Il calcio unisce. Chi ama il football, inteso nel senso più britannico possibile del termine, magari sbraita e si ubriaca, esulta e insulta, ma avrà sempre un’occasione di condivisione finché il pallone (progresso permettendo) continuerà a rimanere rotondo: la partita. Perché: «Football is nothing without fans». Anche per questo motivo, se una sera organizzi un incontro per parlarne con Paolo Gulisano, profondo conoscitore del football, a casa di Alessandro Gnocchi (mettendolo a conoscenza del meeting pallonaro solo a organizzazione fatta), non può che uscirne una bella serata in cui si parla più che altro di Dio, di storia delle Isole Britanniche e ciclismo, tutto davanti a una partita di pallacanestro in Tv, la versione italiana del gioco che più si avvicina quello che dovrebbe essere sulla carta il basket.

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Cade l’ultimo bastione contro l’aborto. Cattolici umiliati

Anche il bastione irlandese è caduto. Il mondo laicista esulta per il risultato del referendum irlandese che ha visto prevalere nettamente l’abrogazione della norma della Costituzione che garantiva il diritto alla vita del nascituro. L’umiliante sconfitta del Cattolicesimo irlandese. Tutto questo si tradurrà in migliaia di vite umane che verranno distrutte attraverso la pratica abortiva. Ma, come ai tempi di San Patrizio, bisognerà ripartire da una nuova evangelizzazione.

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