Archivio mensile:Ottobre 2021

Trieste, l’ultima Insorgenza

In questi giorni, molti hanno guardato a Trieste con grande attenzione. Se l’informazione ufficiale ha cercato di minimizzare prima e demonizzare poi la protesta ai moli del grande centro portuale, parlando prima di “poche centinaia” di manifestanti, per poi cercare in tutti i modi – invano – la presenza di “violenti”, di “facinorosi”, i canali informativi del dissenso, utilizzando soprattutto i filmati realizzati con i propri mezzi, con i telefonini, o i pochi media liberi, ci hanno fatto conoscere una realtà ben diversa. Abbiamo imparato a conoscere il volto e la voce – con il magnifico, tipico accento triestino – di Stefano Puzzer, il portavoce e il leader della protesta dei portuali. Abbiamo potuto vedere le scene di spietata violenza messa in atto contro i pacifici manifestanti. Abbiamo visto e udito numerose testimonianze, davanti alle quali ogni coscienza ha potuto maturare un giudizio su questi avvenimenti.

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I numeri non mentono: quei morti covid non erano covid

Il rapporto ufficiale dell’ISS non fa che confermare che il Covid è una malattia pericolosa per la popolazione anziana e per le persone con gravi patologie concomitanti. Dei 130.468 decessi registrati dalle statistiche ufficiali al momento della preparazione del nuovo rapporto, solo 3.783 sarebbero dovuti al virus in sé. Una cifra che non giustifica il pandemonio scatenato tra lockdown e green pass. Le 126.000 persone morte nel corso degli ultimi 18 mesi sono morte perché il Covid ha destabilizzato equilibri di salute fragili, forse troppo fragili. Queste erano le persone che avrebbero potuto e dovuto essere messe in sicurezza. 

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Medici sospesi, tra umanità e competenza: non sono mostri

Nella retorica bellicistica che ha infarcito la narrazione sull’epidemia i medici sospesi dal servizio per aver rifiutato il vaccino sono dei disertori. Eppure fino a ieri erano professionisti seri e preparati. La Bussola racconta le loro storie, tra la sofferenza dell’ostilità dei colleghi e la gratitudine dei pazienti rimasti improvvisamente “orfani” che mitiga il dolore. Storie di medici, storie di medicina umana, non di mostri. Come Patrizia, pediatra, 60 anni, una vita per prendersi cura di quei bambini che la natura non le aveva dato.

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Perché spostare la scadenza di un farmaco è pericoloso

È la prima volta che a un farmaco viene allungata di tre mesi la data di scadenza. Ma è successo col vaccino Pfizer. Eppure la data di scadenza dei medicinali è proposta dalla ditta ed è autorizzata da AIFA o EMA in base a studi di stabilità condotti su ogni farmaco. L’importanza del rispetto della data di scadenza è legato alle impurezze di degradazione contenute nel medicinale, che, se presenti in quantità superiore a certi limiti, potrebbero anche mettere a rischio la vita della persona. 

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L’Aifa autorizza altri farmaci per il Covid. È tempo di terapia domiciliare

Con un comunicato stampa, l’Aifa due giorni fa ha trasmesso una notizia importante nell’ambito delle cure per il Covid. Ha autorizzato l’uso di tre farmaci: Anakinra, Baricitinib e Sarilumab, farmaci immunomodulanti, attualmente autorizzati per altre indicazioni. Meglio tardi che mai, dopo mesi in cui si sarebbero potuti già impiegare con efficacia. Ma nel comunicato si trova la solita logica ospedale-centrica: questi potenti anti-infiammatori, che hanno dimostrato di poter ridurre significativamente i danni del Covid, troverebbero applicazione solo nell’ambito ospedaliero. Mentre ora, più che mai, sarebbe il momento di rilanciare le terapie domiciliari, che invece vengono sempre più osteggiate e denigrate dai media. 

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