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Don Camillo è ritornato. Ma è quello vero?
É tornato don Camillo. Nel modo in cui meno ce lo si poteva aspettare. Lo ha proposto come modello di prete nientemeno che papa Francesco, al Convegno della Chiesa italiana. Proprio lui, il pretone della Bassa uscito dalla penna talentuosa di Giovannino Guareschi, lo scrittore italiano più letto e tradotto nel mondo, ma allo stesso tempo il più censurato in patria, dileggiato come reazionario. Con una periodicità pressoché stagionale, le televisioni ripropongono da anni i film del ciclo di Don Camillo, liberamente, forse anche troppo, ispirati ai racconti di Giovannino Guareschi.
Il favore presso il pubblico o, se si preferisce, l’audience, è sempre di grado elevato, e ciò ha consentito da una parte il perpetuarsi della popolarità delle “maschere” di don Camillo e Peppone a più generazioni, ma non sempre ha reso pienamente merito al loro creatore, dato che la trasposizione cinematografica ha in gran parte tradito lo spirito originario dei racconti, tanto da suscitare a suo tempo le proteste dello stesso Guareschi nei confronti dei registi e degli sceneggiatori, stemperando spesso in un tiepido irenismo quello che era un confronto onesto, leale, ma anche duro e serrato tra le ragioni del cristianesimo e quelle dell’ideologia, che avvelenava (e avvelena) i cuori e le menti.
“Guareschi e Jannacci. Mondo piccolo, roba minima”
Mercato Metropolitano – conferenza “Un uomo di difficili costumi: Giovannino Guareschi”
Mercato Metropolitano – conferenza “Emporio Pitaciò”
Due inaspettati educatori… Don Camillo e Peppone educano i nostri figli
Quel reazionario di Guareschi
Non è roba per ragazzi!
Incontro con Davide Barzi e Paolo Gulisano
Letteratura e fumetti in una contaminazione culturale: Jannacci, Guareschi e Chesterton
Davide Barzi (1972) è scrittore, sceneggiatore, giornalista e storico del fumetto.
Paolo Gulisano (1959) è scrittore, medico e cultore della letteratura fantasy.
A pranzo con Giovannino
Padre Brown a fumetti
Nel Paese del Don Matteo di Terence Hill (nato proprio come remake del Padre Brown di Renato Rascel, poi “localizzatosi” nella campagna umbra con l’ex interprete del remake di Don Camillo…) poteva sembrare quasi pleonastico presentare un’altra versione a fumetti del celebre sacerdote-detective creato da Gilbert Keith Chesterton, dopo quella capolavoro di Renata Gelardini e Lino Landolfi apparsa su il Giornalino nel 1981-82.
Eppure il numero zero uscito in sole 500 copie già alla fiera Lucca Comics & Games di due anni fa, con l’episodio “Il giardino segreto” firmato da Davide Barzi e Werner Maresta, gli studi dei personaggi di Roberto “Dakar” Meli e alcune vignette poi scartate di Maresta, più una sua splendida copertina, facevano ben sperare.