Lungi dall’essere un mero “assistente sociale”, il presbitero è principalmente il “ministro dell’Eucaristia” e della “misericordia”
Nel corso dell’Ultima Cena, istituendo il Sacramento dell’Eucaristia, Gesù aveva detto: “Fate questo in memoria di me”. L’Eucaristia dunque non ricorda semplicemente un episodio, ma ricorda Lui. Per celebrare questo Sacramento, Gesù istituì il Sacerdozio. Il prete, infatti, è in primo luogo colui che può ripetere ogni giorno, in persona Christi, le parole del Signore stesso. In un tempo in cui i rapidi cambiamenti culturali e sociali allentano il senso della tradizione ed espongono specialmente le nuove generazioni al rischio di smarrire il rapporto con le proprie radici, il sacerdote è chiamato ad essere, nella comunità a lui affidata, l’uomo del ricordo fedele di Cristo e di tutto il suo mistero. La sua è un’esistenza « consacrata.