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Tolkien e l’antisemitismo

Il XX secolo ha conosciuto uno dei più grandi orrori nella storia dell’umanità: la Shoah, ovvero lo sterminio di milioni di ebrei europei. Shoah è una parola che in ebraico significa “distruzione, catastrofe”, un avvenimento mostruoso, prodotto dello scatenarsi delle forze più abiette dell’animo umano. Nella Germania nazista, fu come se le porte dell’inferno si fossero aperte e ne fossero usciti dei demoni scatenati.

E’ indubbio che tra gli scrittori che avessero colto tutte le devastanti potenzialità delle forze del male ci fosse John Ronald Reuel Tolkien. Il Signore degli Anelli è anche la descrizione di ciò che può accadere quando il male trova spazio per diffondersi, quando si cerca di venire a compromesso con esso- come nel caso di Saruman– quando non ci si oppone con sufficiente coraggio e determinazione.

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AUGURI, PROFESSORE!

3 Gennaio 1892: a Bloemfontein, Sud Africa, nasce John Ronald Ruel Tolkien. Oggi è quindi il suo 126° anniversario. Auguri, professore!
E per questo Tolkien Toast, ecco una sorpresa da parte mia. Anni fa, esattamente nell’ottobre del 2001, pubblicai un mio piccolo omaggio a colui che mi permisi di definire l’Omero cristiano del XX secolo. A distanza di anni, l’editrice Ancora propone una nuova edizione di TOLKIEN IL MITO E LA GRAZIA. Una edizione ampliata, che vede in appendice un testo straordinario di Tolkien, Imram, da me curato, tradotto e introdotto.
Per gentile concessione dell’Editrice Ancora, riproduciamo di seguito il testo della Introduzione. 
 
 
Imram
 
 di John Ronald Reuel Tolkien – Traduzione e commento di Paolo Gulisano
 
 
Il numero della rivista letteraria inglese Time and Tide del 3 dicembre 1955 presentava un contributo straordinario: un breve poema di 132 versi il cui autore era John Ronald Tolkien. Da poco si era conclusa la pubblicazione del Signore degli Anelli, uscito – per scelta dell’Editore- in tre parti distinte, e con il Ritorno del Re i lettori inglesi avevano ora in mano l’opus magnum tolkieniano. Era iniziato il cammino di uno straordinario successo per lo scrittore delle Midlands.
 
 

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Tolkien, il signore della fantasia

All’interno della manifestazione Festival Biblico, Paolo Gulisano terrà una conferenza dal titolo “Tolkien, il signore della fantasia”. Modera Davide Galati (giornalista e scrittore).  In “Il Signore degli Anelli” Tolkien rivela la propria concezione cristiana riprendendo il filone agostiniano delle due città: la Città terrena, opera degli uomini in cui agisce il male, e la Città di Dio, meta verso la quale indirizzare attese, sforzi e speranze.

Un Festival Biblico “in viaggio” Dal 18 al 28 maggio 224 eventi in sette province del Triveneto

224 appuntamenti in 22 città. Dieci giorni di conferenze, dialoghi, preghiera, arte, cibo, cinema, itinerari, laboratori, letture, mostre, concerti, spettacoli teatrali. Sei diocesi coinvolte, con un pubblico potenziale di 4 milioni di persone suddivise fra le province di Vicenza, Verona, Padova, Rovigo, Trento, Treviso e Pordenone. È questo in sintesi il Festival Biblico, alla tredicesima edizione, i cui numeri lo confermano il più importante festival del Veneto

Fare apologetica con la narrativa

Fare apologetica con la narrativa. Se ne parlerà al Terzo incontro nazionale della Lega per la preghiera di riparazione. Intervista a Paolo Gulisano

Lunedì 1° maggio, a Pagnano di Merate (LC) si terrà il terzo Incontro nazionale della Lega cattolica per la preghiera di riparazione. Il programma, che potete leggere e scaricare cliccando qui, prevede al mattino una relazione su “Chi ben racconta fa una buona opera. Fare apologetica con la narrativa”. Nell’intervista che segue, il relatore, Paolo Gulisano, ci parla di grandi scrittori che, con la loro arte narrativa, hanno saputo comunicare la bellezza della Fede.

Augurando a tutti una buona lettura, ricordiamo che le adesioni alla giornata del 1° maggio vanno inviate entro il 15 aprile, precisando se si intende consumare il pranzo al ristorante. Inviate una mail a legariparazione@email.it .

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LETTURE/ Fantasy italiano, sogni nuovi e sapienza antica

Che ne è ai giorni nostri del Fantasy, il genere letterario reso famoso da autori come Tolkien, Lewis, Michael Ende? Questa narrativa che affonda le proprie radici nel mito e nell’epica, fino alle leggende medievali, sta diventando in realtà sempre più lo specchio dei nostri tempi e dei suoi gusti. Gli autori di maggior successo, a giudicare da quanto esposto e proposto nelle librerie italiane, sono i trucidi George Martin e Joseph Abernethy, con le loro saghe collocate in cupi scenari dominati da un profluvio di violenza, di odio irrimediabile, di sofferenza senza redenzione che non sia la vendetta.

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