Covid, scoperta la prima variante che sfugge ai vaccini

Mentre i virologi di regime scatenano la campagna d’odio contro i non vaccinati, la rivista Science pubblica un corposo studio che dimostra in modo inoppugnabile che la nuova variante Epsilon sfugge alla copertura vaccinale, eludendo gli anticorpi fatti produrre dal vaccino. È un dato atteso che dovrebbe far riconsiderare tutta la strategia con cui si sta affrontando la pandemia e che soprattutto smentisce il ministro Speranza e i suoi consulenti che insistono nel sostenere che il vaccino sia efficace contro qualsiasi variante.

Una massima antica ma sempre attuale dice che nelle situazioni difficili i saggi cercano delle soluzioni, gli imbecilli cercano dei colpevoli. È quello che sta avvenendo in questi giorni, con gli attacchi rabbiosi dei virologi e infettivologi di regime nei confronti delle persone non vaccinate. Se la tanto temuta Variante Delta dilagherà, la colpa sarà solo loro, dei riottosi, dei dubbiosi, di coloro che non avranno fatto il vaccino, e che quindi meriteranno punizioni esemplari, come il lockdown perpetuo.   

Se davvero la variante Delta da agosto sarà il ceppo virale predominante,l’unica soluzione – secondo loro- sarà quella di implementare a tutti i costi il numero dei vaccinati, superando una soglia fissata nell’85% entro la metà di ottobre. Se ciò avverrà, ha detto Bassetti, la variante Delta ci farà un baffo”. E per raggiungere questo obiettivo, via ad una serie di costrizioni sempre più dure nei confronti delle persone non vaccinate, nei confronti delle quali, dopo questa pubblica colpevolizzazione, non è difficile immaginare che si scatenerà una campagna di odio quale in Italia non si assisteva dall’introduzione delle leggi contro gli Ebrei del 1938.

Pier Luigi Lopalco, epidemiologo e assessore alla Sanità della Regione Puglia,ha confermato: “Nella pratica, la diffusione del green pass va in questa direzione: ai vaccinati saranno concesse molte più opportunità. Credo basti quello come incentivo alla vaccinazione”.

Cittadini di serie A e di serie B. Una discriminazione praticata col pretesto della lotta al Covid, e in particolare a quella che è sta definita “l’ultima variante”. Ma è proprio così? L’argomento delle varianti si sta rivelando come uno degli argomenti-chiave della propaganda. La parola “variante” mette di per sé paura. Eppure varianti genetiche di SARS-CoV-2 sono emerse e circolano in tutto il mondo durante la pandemia di COVID-19. Le mutazioni e le varianti virali negli Stati Uniti sono regolarmente monitorate attraverso la sorveglianza basata sulla sequenza, studi di laboratorio e indagini epidemiologiche.

Una variante ha una o più mutazioni che la differenziano dalle altre varianti in circolazione. Gli scienziati confrontano le differenze genetiche tra i virus per identificare le varianti e il modo in cui sono correlate tra loro. Un gruppo interagenziale del governo degli Stati Uniti ha sviluppato uno schema di classificazione delle varianti che individua  tre classi di varianti di SARS-CoV-2, definite rispettivamente Variante di interesse, Variante di preoccupazione, Variante di Alta Conseguenza o ad Alto Rischio.

Ad oggi, negli Stati Uniti non sono state identificate varianti ad alto rischio. Tantomeno la Delta. Tuttavia, questo sistema di monitoraggio sta seguendo l’emergere di nuove ulteriori versioni modificate del virus che prese le mosse da Wuhan. È il caso di quella che può diventare la Variante Epsilon, e di cui in Italia non parla nessuno, tantomeno gli esperti tutti concentrati sulla Delta e sul tipo di punizioni da infliggere ai renitenti al vaccino.

Questa variante è stata segnalata per la prima volta in California. La sua storia e le sue caratteristiche sono descritte in un articolo robusto, completo, rigoroso apparso in questi giorni sulla rivista Science. ( Mc Callum et al., Science 10.1126 2021). Il titolo dell’articolo è molto significativo: Sars-Cov-2 Immune evasion by the B.1.421/B.1.429 variant of concern Quindi una variante di preoccupazione, come la Delta. Non siamo all’allarme rosso. Tuttavia, nell’articolo viene illustrato in modo assolutamente documentato come la Epsilon sfugga alla copertura vaccinale,eludendo gli anticorpi fatti produrre dal vaccino. È la prima volta che viene dimostrato in modo inoppugnabile che il vaccino – nei confronti di una variante – possa essere del tutto inutile.

Cosa provoca questa refrattarietà agli anticorpi di origine vaccinale? Una mutazione avvenuta nella glicoproteina Spike. Gli scienziati che hanno condotto questo studio hanno rilevato questa inefficacia del vaccino (per la cronaca Pfizer) anche in soggetti che avevano già ricevuto la seconda dose.

Un dato evidentemente su cui riflettere, e che dovrebbe far ripensare tutta la strategia con cui si sta affrontando l’epidemia, centrata quasi esclusivamente su una campagna di immunizzazione troppo frettolosamente data per risolutiva, senza se e senza ma.  
Il ministro Speranza e i suoi esperti consulenti che continuano a sostenere che con i vaccini attuali non c’è alcun rischio di infezione da varianti del Covid come replicano a questa ricerca, a un lavoro passato al vaglio selettivissimo di Science? Loro non portano nessun dato scientifico, nessuno studio: si auto-promuovono scienziati e pretendono di essere creduti per pura autoreferenzialità, per fideismo.

Paolo Gulisano

https://lanuovabq.it/it/covid-scoperta-la-prima-variante-che-sfugge-ai-vaccini

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