Archivi categoria: Santi e Beati

San Paolino di Nola (22 giugno)

La storia di questo santo dal nome così simpaticamente particolare è davvero affascinante. Pur essendo una figura di sedici secoli fa, è estremamente significativa di quello che è la vera vita cristiana: una chiamata alla santità, una chiamata a cui è possibile rispondere in ogni circostanza dell’esistenza e in ogni stato di vita.

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Il Santo del mese: Sant’Agostino di Canterbury (27 maggio )

Sant’Agostino di Canterbury è detto l’Apostolo dell’Inghilterra. Dopo la prima Evangelizzazione, avvenuta attraverso quei legionari romani cristiani che venivano mandati in Britannia, poi sostenuti dai monaci celtici provenienti dall’Irlanda e dalla Scozia, nell’anno 597 San Gregorio Magno stabilì che era necessaria una seconda evangelizzazione delle Isole Britanniche per mezzo di monaci dell’Ordine Benedettino.

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Il Santo del mese: San Luigi Orione (12 marzo )

San Luigi Orione è uno degli ultimi grandi santi prodotti nell’800 dal Piemonte. La terra da cui era partito il Risorgimento e il primo progetto di scristianizzazione della società ad opera del regime sabaudo-massonico, fu anche la terra di una straordinaria reazione cattolica fatta di santità. Il più grande tra questi santi fu Don Bosco, e tra coloro che ebbero la grazia di incrociare la loro strada con il grande santo di Valdocco ci fu anche un giovane alessandrino, Luigi Orione, ancora oggi chiamato semplicemente da tanti “Don Orione”.

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Il santo del mese: Beato Papa Pio IX

Il nome di questo pontefice è associato, nei più, a vaghi ricordi di scuola che sanno di vecchi sussidiari per qualcuno, di micidiali testi di storia marxisti-leninisti per chi ha fatto il Liceo dopo il 1968: in ogni caso Pio IX significa reazione, potere temporale, oscurantismo clericale, opposizione allo stato unitario. Tra gli aneddoti che qualcuno avrà sentito a scuola, forse da qualche insegnante particolarmente propenso al sarcasmo, c’è la celebre definizione che sul pontefice coniò Garibaldi: “un metro cubo di letame”. Il Nizzardo si era d’altronde già divertito a definire il papato “cancro d’Italia” e Roma “capitale della più odiosa delle sette”. Per altri, tra cui molti cattolici disinvoltamente progressisti, demitizzati e “aperti al mondo”, Pio IX è il pontefice scomodo che ha promulgato il dogma dell’Immacolata Concezione e che ha condannato il mondo moderno con il Sillabo.

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Sant’Aelredo (Etelredo) di Rievaulx Abate

Aelredo di Rievaulx è un santo inglese del XII secolo. Appartiene alla grande stagione cistercense, l’Ordine religioso fonato da due francesi e un inglese e poi fatto divampare dalla Grazia che aveva abbondato in san Bernardo di Chiaravalle. Citeaux (in latino Cistercium, da cui il nome dell’Ordine) era stata fondata nel 1098 da tre monaci con l’intento di ristabilire l’obbedienza alla Regola benedettina nella sua integrità. Due di essi come detto erano locali,  Alberico e Roberto di Molesmes, mentre il terzo, Stefano Harding, era inglese.

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Beato Giovanni Duns Scoto

La Scozia: una terra antica e orgogliosa la cui bandiera è la Croce di Sant’Andrea e che è la patria del francescano Giovanni Duns, soprannominato Scoto (dalla nazione Scozia come l’Università di Parigi suddivideva gli studenti per nazioni). Nel villaggio di Duns, nella parte meridionale del Paese, confinante con l’Inghilterra e chiamata per questo Border,  tra la fine del 1265 e l’inizio del 1266, nasceva il piccolo John, ovvero Giovanni. Il bambino, dopo essersi occupato delle greggi del padre, immerso nella bellezza variopinta della natura scozzese, ricevette la formazione scolastica all’ombra delle due vicine abbazie cistercensi di Melrose e di Dryburg, che gli accesero l’amore per la Madonna e per la liturgia.

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Omaggio a padre Pio

Cinquant’anni fa, il 23 settembre 1968, Padre Pio da Pietrelcina lasciava questo mondo ed entrava nella Vita Eterna. Pochi religiosi hanno segnato, come lui, il XX Secolo. Nel tempo in cui è iniziata la grande crisi della Chiesa, il frate di san Giovanni Rotondo è stato un vero faro di luce, una testimonianza costante di Fedeltà a Cristo. Era nato nel 1887, e durante la sua giovinezza si era fatto largo il Modernismo, la terribile eresia che papa Pio X sanzionò con l’enciclica Pascendi, del 1907, quando Francesco Forgione muoveva i primi passi della sua vocazione religiosa. Alle sirene delle eresie- antiche e nuove- il frate fu sempre assolutamente refrattario, e il suo operato lo confermò sempre.

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Giovanna D’Arco/ Il ritorno dell’anello in una Francia lacerata e incerta

John Everett Millais, Giovanna d’Arco, 1865

John Everett Millais, Giovanna d’Arco, 1865

L’Anello ha lasciato l’Inghilterra. Non si tratta dell’anello di Sauron distrutto a suo tempo nel fuoco di Monte Fato grazie all’eroismo degli Hobbit dell’inglese Tolkien, ma di un anello dallo straordinario significato storico che da circa 600 anni si trovava “prigioniero” oltremanica: l’anello di Giovanna d’Arco.

Si tratta di un anello in metallo, molto semplice, racchiuso in una custodia in legno che i genitori avevano regalato alla futura “pulzella d’Orleans” in occasione della sua Prima Comunione. Al suo interno due iscrizioni, IHS (Gesù) e MAR (Maria). Secondo quanto scrive il settimanale francese ‘Point de vue’, Giovanna d’Arco non si sarebbe mai separata dal suo anello. Lo indossava anche durante la cattura ad opera dell’esercito del regno di Borgogna, alleato degli inglesi. Questo anello rappresenta l’unica reliquia della santa che venne arsa sul rogo il 30 maggio 1431, condannata come eretica da un tribunale che emise – come noto- una sentenza di tipo politico, volendo togliere di mezzo colei che aveva risvegliato la Francia cristiana soggiogata al potere inglese. Giovanna, mistica visionaria, guerriera che non ferì né ucciso mai nessuno, occupa un posto glorioso nella storia religiosa e civile di Francia.

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San Colombano: alle radici dell’Europa missionaria

san colombanoIl lungo viaggio del monaco irlandese ha segnato profondamente 1500 anni di storia del cristianesimo

Da venerdì 28 agosto a domenica 30 agosto si svolge a Bobbio (Piacenza) il Meeting internazionale delle comunità colombaniane. Quest’anno l’occasione è particolarmente significativa: si celebra infatti il 1.400° anniversario della morte del grande santo irlandese, avvenuta a Bobbio il 23 novembre 615. Domenica si terrà una funzione solenne celebrata da vescovi irlandesi e italiani, e guidata dall’Arcivescovo di Milano Cardinale Scola. La conferenza di apertura è invece affidata al dottor Paolo Gulisano, saggista, scrittore e collaboratore di ZENIT. Di seguito una sintesi dell’intervento del dottor Gulisano a Bobbio.

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