Archivi tag: Gran Bretagna

EUTANASIA/ Chi praticherà il suicidio assistito alla Chiesa di Inghilterra?

Western facade of Westminster Abbey with Westminster Column in LondonA Londra, a poche settimane dalla chiusura estiva dei lavori del Parlamento, sta per entrare nel vivo il dibattito sulla legge che potrebbe portare in Inghilterra e Galles alla legalizzazione del suicidio assistito. Inghilterra e Galles, perché come conseguenza della Devolution la Scozia e l’Irlanda del Nord legiferano autonomamente su materie come questa. A Londra e a Edimburgo dunque sono pronti per essere dibattuti due diversi disegni di legge, dove quello scozzese sarà anche più permissivo di quello inglese, e che sarà dibattuto sull’onda dell’emozione della morte della sua relatrice, la parlamentare Margo McDonald, malata di Parkinson.

Continua a leggere

LETTURE/ Tolkien e il Beowulf: quel mostro in noi che insidia la virtù

DragonIn Gran Bretagna è uscita in questi giorni una nuova edizione dell’antico Beowulf nella versione di J.R.R. Tolkien. Il Beowulf, opera di autore anonimo, di datazione incerta (si oscilla tra la metà del VII e il IX secolo), è il più antico testo poetico lungo scritto in lingua volgare europea, l’unica epica compiuta delle letterature germaniche antiche e infine il più importante testo della letteratura anglo-sassone.

Tolkien, professore di Filologia ad Oxford, vi dedicò lunghi studi, e non solo: potremmo considerare il Beowulf l’opera che più ispirò la sua poetica. Questa pubblicazione quindi non va considerata un’operazione meramente commerciale, con cui andare a raschiare il fondo del barile della produzione tolkieniana, ma un apporto fondamentale per comprendere a fondo la visione artistica e filosofica dell’autore del Signore degli Anelli.

Continua a leggere

GRAN BRETAGNA/ Quella lotta tra anima cristiana e pensiero unico

A United Kingdom, British Flag on an Old Grunge Brick WallLeggendo della mobilitazione intellettuale che a Londra ha fatto seguito alle parole con cui il premier Cameron ricordava la lapalissiana evidenza che l’Inghilterra è un paese cristiano, mi sono chiesto quando verrà indetto un referendum per l’abolizione della Union Jack, la bandiera nazionale del Regno Unito. Sarebbe un atto di coerenza: come si fa ad avere un vessillo dove campeggiano ben tre croci, ognuna rappresentante un santo patrono e il relativo Paese? La croce di San Giorgio per l’Inghilterra, la croce di Sant’Andrea per la Scozia e la croce di San Patrizio per l’Irlanda. Un coacervo insopportabile, per una mentalità moderna, secolare, progressista come quella degli intellettuali che hanno protestato contro Cameron, tra cui Terry Pratchett e Philip Pullman, gli esponenti di punta della Fantasy ateistica, gli anti-Lewis e anti-Tolkien per eccellenza.

Continua a leggere

1914-2014/ Kipling, l’agente “segreto” che soffiava sul fuoco della guerra

Big Ben and Westminster Bridge in the Evening, London, United KiPrimavera 1914: nubi di guerra si profilano all’orizzonte di un’Europa che fino a quel momento viveva la sua Belle Epoque, una sorta di prolungato ballo sul Titanic. In uno dei paesi che saranno protagonisti dell’apocalisse bellica che si sarebbe scatenata di lì a poche settimane, l’Inghilterra, la prima metà del 1914 era stata caratterizzata da un fenomeno impressionante: tutte le principali Trade Union ( i sindacati) ebbero un aumento vertiginoso, passando da 2 a circa 4 milioni di iscritti. Nel paese che aveva conosciuto il secolo precedente la rivoluzione industriale, con costi umani impressionanti, con le principali città britanniche, da Londra a Birrmingham, da Manchester a Liverpool, alla scozzese Glasgow, segnate da enormi slums, ghetti degradati dove milioni di persone vivevano in condizioni sanitarie e sociali da terzo mondo.

Continua a leggere

ELISABETTA A ROMA/ Se Chesterton si mette tra papa Francesco e la regina

Fotolia Elisabetta IIElisabetta II d’Inghilterra nella sua lunga vita ha avuto occasione di incontrare ben cinque papi. Una circostanza singolare per colei che oltre che essere sovrana del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, è anche capo della Chiesa d’Inghilterra, nata quasi cinque secoli orsono dal drammatico scisma di Enrico VIII che diede inizio ad una lunghissima stagione di persecuzione dei cattolici in quella che era stata per tutto il Medioevo la perla della Cristianità.

Nel corso del suo regno, Elisabetta ha visto per ben due volte l’arrivo di un papa sul suolo britannico: nel 1982 con Giovanni Paolo II e nel 2009 con Benedetto XVI che si recò personalmente a beatificare il grande John Henry Newman. Due viaggi che erano stati oggetto di attese catastrofiche: papa Ratzinger andò in Scozia e in Inghilterra mentre le polemiche sulla pedofilia del clero erano ai loro massimi livelli. Il papa della mitezza incantò gli inglesi, utilizzando il metodo di Newman a lui tanto caro: fede e ragionevolezza, e un cuore capace di parlare ad altri cuori.

Continua a leggere

Tolkien/L’attenzione di quella Terra in cui si combatte la lotta tra Dio e l’idolatria

9788851404970_200x280 (1)3 gennaio 1892: a Bloemfontein, nello Stato Libero di Orange, Sudafrica, nasceva John Ronald Reuel Tolkien, figlio primogenito di una coppia di inglesi da poco tempo trasferitisi per lavoro nella lontanissima colonia britannica. 121 anni dopo il nome di Tolkien continua a risuonare, continua a significare Fantasia, Mito, Avventura. Un anniversario che quest’anno coincide con l’uscita del film di Peter Jackson The Hobbit, tratto dal libro con cui Tolkien esordì in campo letterario 75 anni orsono. Senza quel buffo personaggio, lo Hobbit, intorno al quale aveva costruito il suo primo romanzo, probabilmente tutto l’universo fantastico che Tolkien andava elaborando da anni non avrebbe mai conosciuto la pubblicazione: il timido professore avrebbe continuato a scrivere a matita sui suoi quaderni storie di elfi, di ascese e cadute di antichi regni, storie mitiche collocate in epoche arcaiche che quasi sicuramente nessun editore avrebbe mai pubblicato.

Il film, apprezzato ma anche discusso e al centro di diversi dibattiti nel mondo degli appassionati, degli esperti, e anche dei familiari ed eredi del grande scrittore inglese, ha avuto in ogni caso il merito di aver riportato ancora una volta al centro dell’interesse uno scrittore straordinario e mai troppo conosciuto e valorizzato a sufficienza.

Continua a leggere

L’ultimo Natale di Dickens

Charles DickensPubblicato il 23/12/2012 da La Provincia di Como

Fra la nebbia che cominciava a scendere nel pomeriggio freddo di Londra e il giallastro luccichio dei lampioni, un uomo di mezza età fissava silenzioso una casetta al numero 48 di Doughty Street, nel quartiere di Bloomsbury, ignaro delle  persone ansiose di andarsene in fretta a casa, a godersi la Vigilia di Natale. Non c’era niente di notevole in lui, eccetto un lieve contrasto fra la festiva gaiezza dei suoi vestiti e la solenne gravità del suo aspetto, eppure si trattava di uno dei più famosi scrittori del suo tempo: Charles Dickens. Il suo volto scarno che terminava con una corta barba già imbiancata venne riconosciuto da qualcuno dei passanti, che alla sera avrebbe avuto modo di raccontare ai propri famigliari il celebre autore di David Copperfield, di Oliver Twist e del Circolo Pickwick.

-“Non capisco perché ho voluto tornare qui”- mormorò a bassa voce lo scrittore, scuotendo la testa mentre osservava con malinconia la casa dove aveva vissuto poco dopo il matrimonio, dove aveva scritto i suoi primi capolavori, dove erano nati i suoi primi figli.

Continua a leggere

La favola di Natale del Celtic Football Club

La società di calcio fondata dal frate marista, Fratello Walfrid continua ad essere un esempio di carità

celticLa notizia ha meravigliato e indignato tutta la Gran Bretagna: dei ladri sono penetrati in uno dei più importanti ospedali di Londra, e hanno rubato i regali di Natale destinati ai bambini ricoverati nel nosocomio. Un furto particolarmente odioso.

Il Great Ormond Street Hospital for Children è un istituto medico specializzato nella cura dei bambini. Sorge nel quartiere di Bloomsbury, dove era vissuto Charles Dickens, il grande vittoriano che commosse generazioni di lettori con le sue storie, da David Copperfield a Oliver Twist fino al celebre Cantico di Natale. Fondato nel 1852 come Hospital for Sick Children, fu così il primo ospedale specifico per i bambini, e fu sempre all’avanguardia nella cura e nella ricerca.

Continua a leggere